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LE PRIME PAROLE: SONO UN APPASSIONATO DI FRANCESCO. PADRE ENZO: ASSISI E ROMA LEGATE DA OTTO SECOLI

Enzo Fortunato
Pubblicato il 04-11-2017

La Sala Stampa della Santa Sede alle 12 annuncia la scelta di papa Francesco. Il cardinale Agostino Vallini è il neo Legato Pontificio delle basiliche papali in Assisi. Succede al cardinale Attilio Nicora, scomparso pochi mesi fa.



Il primo commento è dei rispettivi Custodi, Padre Mauro Gambetti e Padre Giuseppe Renda poiché la nomina riguarda le due basiliche di san Francesco e di santa Maria degli Angeli che si rallegrano per la scelta, ringraziano il papa e affidano il ministero pastorale del neo Legato Pontificio all’intercessione di san Francesco.



La scelta del papa rivela il forte legame tra Assisi e Roma. Un legame che affonda le sue radici non solo nella vita di san Francesco, ma nel testo più importante e più autorevole degli Scritti, il Testamento, che annota come Francesco, morente, desidera che tutti i frati facciano riferimento a un cardinale che è “Signore, protettore e correttore”.



Tre sfaccettature che non sono mai venute meno nella scelta e nella benevolenza dei papi per Assisi.



I cardinali Legati che si sono succeduti, dal cardinal Giovanni Colonna fino ad Oddi e Nicora, sono stati sempre dei “signori”, autorevoli, credibili, e quindi capaci di animare e orientare. Protettori perché hanno sempre difeso la famiglia francescana e la hanno corretta là dove era necessario.



Mi accingo poi a raccogliere le parole del Cardinale Vallini, appena nominato da papa Francesco, e “scopro” un uomo profondamente innamorato del Santo di Assisi. Infatti le sue prime parole sono state: “Come faremmo senza san Francesco? Sono un suo appassionato. Come vicario generale di Sua Santità per la diocesi di Roma ogni giorno avevo accanto l’immagine di san Francesco a Roma. Non solo nel mio ministero pastorale la sua figura mi ha accompagnato, ma anche – ed è questo il primo ricordo che affiora nel mio cuore – quando nel 1948, a 8 anni, andai per la prima volta in pellegrinaggio ad Assisi con mia mamma”.



Traggo così tre considerazioni, che condivido con voi. La prima: in Assisi, nel cuore delle famiglie francescane, è forte il desiderio di mantenere vivo il legame con la Santa Sede per vivere e promuovere l’amore del fondatore verso la Chiesa e verso il Papa.  



La seconda considerazione è che la Chiesa sente il bisogno di san Francesco. Agostino Vallini è un cardinale di Santa Romana Chiesa, è un uomo che ha guidato pastoralmente la più importante tra le chiese. E quando si attinge nel serbatoio del francescanesimo si diventa uomini che sanno “riparare il tempio, scavare un serbatoio e fortificare le mura della stessa Chiesa”, come disse il compianto cardinale Martini nella sua omelia più bella.



L’ultima considerazione è che il pellegrinaggio che il cardinal Vallini richiama, all’età di 8 anni, ci ricorda l’amore della nostra gente per il Patrono d’Italia.

Padre Enzo Fortunato

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