La missione umanitaria dei frati a Rodi e Kos
Migliaia di profughi proveniente da Siria, Afganistan si sono riversati in due isole greche
Migliaia di profughi proveniente da Siria, Afganistan si sono riversati in due isole greche per sfuggire da guerre civili e vite di stenti. Si tratta di Kos e Rodi.
IL CASO "KOS"
Kos, nel periodo più "bollente", ha accolto fino a 58mila rifugiati. Nell'isola esiste un hot-spot per l’accoglienza, l’identificazione e lo smistamento che è stato pensato per 600 persone, ma che a fine 2017 ne ospitava in realtà tremila. Persone che vivono in situazione di grave indigenza e in condizioni sub-umane.
I PROFUGHI A RODI
Il centro profughi di Rodi, ospitato nell’ex mattatoio dell’isola ospitava a fine 2017 un centinaio di persone, tra cui minori non accompagnati e anche giovani e coppie. La struttura è fatiscente e le condizioni sanitarie sono inenarrabili. Anche in questo caso, per quella struttura sono passati migliaia di disperati, molti dei quali ancora rimasti sull'isola greca.
IL LAVORO DEI FRATI
In questo contesto è indispensabile la grande azione umanitaria dei frati francescani nelle due isole. Il supporto e l'assistenza dei frati, accanto alle organizzazioni umanitarie sta lasciando un segno indelebile.
In particolare i frati francescani di Rodi, come spiega Agensir, assistono 250 persone con aiuti in vestiario, medicine e pacchi alimentari. Il progetto di assistenza ai profughi, con un occhio di riguardo ai minori non accompagnati, è seguito personalmente da padre John Luke, delegato del custode per Rodi.
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ASSISTENZA AGLI SCHIAVI
Su Rodi la presenza dei frati è antichissima e risale addirittura al periodo crociato. Nel corso del dominio turco solo ad alcuni frati francescani fu concesso il permesso di rimanere a Rodi. Essi prestarono servizio di assistenza spirituale agli schiavi e ai mercanti, anche se questi erano notevolmente diminuiti.
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LA CUSTODIA DI TERRA SANTA
In epoca moderna (dal 1912 al 1943) i frati francescani contribuirono notevolmente a sostenere il benessere fisico e spirituale della comunità internazionale, composta principalmente dagli italiani. In questo periodo i francescani dell’isola appartenevano alla provincia serafica di Assisi.
Dal 1972 la presenza francescana dell’isola è legata alla Custodia di Terra Santa, che da manda Gerusalemme alcuni farti perché si prendano cura spirituale e materiale della comunità cattolica dell’isola.
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