La Magna Charta a Vercelli dal 23 marzo: tutti i segreti della mostra in Arca
Il documento del 1217, in arrivo da Hereford, viene esposto per la prima volta in Italia
Un viaggio temporale attraverso il Medioevo e i secoli successivi, che darà al pubblico la possibilità di ammirare il primo documento universale dei diritti di un popolo: si intitola «La Magna Charta - Guala Biccheri e il suo lascito» la mostra che verrà allestita nell’Arca di San Marco dal 23 marzo al 9 giugno.
E’ l’omaggio della città al cardinale che diede il via alla costruzione della basilica Sant’Andrea, che quest’anno festeggia l’ottavo centenario. Promossa dal Comune di Vercelli con Arcidiocesi, Università del Piemonte Orientale con il supporto di Fondazione Torino Musei, Abbonamento Musei e Atl Vercelli Valsesia, l’esposizione avrà come fulcro la Magna Charta del 1217 proveniente da Hereford, nel Regno Unito, esposta per la prima volta in Italia. Sulla pergamena c’è il sigillo del Bicchieri, che fece revisionare il documento l’anno prima della sua pubblicazione andando a sancire la fine di un periodo di aspri conflitti.
Di fianco a questo straordinario documento, che decretò la nascita del moderno stato di diritto - o per certi versi la moderna democrazia -, ci saranno altri preziosi oggetti che raccontano la sensibilità e il gusto del cardinale: il prezioso cofano e gli smalti di Limoges, provenienti da Palazzo Madama di Torino, e poi ancora il raffinato coltello eucaristico proveniente dal Castello Sforzesco di Milano e altri documenti prestati dalla Biblioteca diocesana Agnesiana di Vercelli.
Roberto Maggio - La Stampa
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