attualita

La 'gente' gela il Fertily Room

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

E i cittadini? I turisti? I commercianti? La voce del popolo? Per le strade di Assisi e sui social, pareri discordanti, anche se non troppo. Tanti i critici che preferiscono rimanere anonimi, pochi i turisti in città, meno i favorevoli

Un argomento scomodo, un nome di una città ingombrante, tutto ciò che ne consegue. È Fertility Room, iniziativa nota. Le prime pagine dei quotidiani web nazionali, i servizi nei tg, la bocciatura della Regione Umbria per i contenuti "non coerenti con lo straordinario patrimonio", il "no comment" del Sacro Convento, il non apprezzamento del vescovo. La politica locale, con attacchi anche scontati. E i cittadini? I turisti? I commercianti? La voce del popolo? Per le strade di Assisi e sui social, pareri discordanti, anche se non troppo. Tanti i critici che preferiscono rimanere anonimi, pochi i turisti in città, meno i favorevoli, fra cui Francesco Bolletta, negoziante di Assisi che ci mette la faccia: "Iniziativa apprezzabile, non ci vedo nulla di male né di strano, ben vengano buone idee per Assisi". Pochi i turisti in città, la famiglia Cavasin arriva da Detroit, negli Usa, soggiorna poco distante da Assisi, sono in piazza San Francesco: "Siamo due 'giovani settantenni' in vacanza per la quarta volta in Italia - dicono marito e moglie Fertility Room? Fa sorridere, è strano". Mirco Archetti è italiano, vive in America, con la compagna cinese è in Umbria per tre giorni di vacanza: "Prendo atto dell'iniziativa in questa bella città, Assisi - dice - un messaggio fuori dall' ordinario, in contrasto con i valori del luogo". "Troppe chiacchiere sui contenuti, poche sulla concretezza dell'iniziativa - dice un commerciante del corso -. Un'iniziativa priva di slancio, di cui, fra 15 giorni, nessuno si ricorderà. Serve altro". Sulla stessa linea Giuseppe, signore sulla settantina della parte alta: "Brutta iniziativa nei contenuti, in una città con una storia propria. Tra l'altro - è diretto - se di iniziativa si parla, rivolta solo ad un pubblico giovane. Ad Assisi viene gente di ogni età, serve di più". C'è chi aspetta i dati: "Se ne parla da una settimana, aspetto i numeri. Ci sono prenotazioni? Quanti sono gli attratti da ciò? Quanti hanno chiamato gli hotel e arriveranno? Conta questo". C'è chi ancora chiede chiarezza, come un abitante fuori le mura: "Non ho chiara la situazione. L'iniziativa è stata proposta da alcuni albergatori. Si è percepito che c'è un assessorato al quale l'idea è piaciuta. Chi ha commissionato e poi realizzato il marchio, che tanto ha fatto discutere? L'Amministrazione si è tirata fuori, poi poche parole anche in risposta agli attacchi provenienti a largo raggio. La questione è stata gestita male". Contestazioni pure dal punto di vista "tecnico": "Un'iniziativa caratterizzata da un iter complicato - dice un giovane - servono iniziative rapide, immediate. Difficile da provare il concepimento, iter macchinoso, la gente cerca altro". Chiosa Anna: "Pensare al concepimento ad Assisi? Pensiamo a far riaprire il punto nascita dell' ospedale, sarebbe meglio".
STEFANO BERTI - CORRIERE DELL'UMBRIA 



Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.

Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA