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L'APPELLO DA ASSISI.IN MARCIA CONTRO INDIFFERENZA VIOLENZA E RAZZISMO.

Redazione online Ansa - PIETRO CROCCHIONI
Pubblicato il 30-11--0001

Padre Fortunato: indifferenza rende vita senza pace. Lotti: è ora di reagire a guerre

Sarà uno striscione con su scritto "vinci l'indifferenza" ad aprire la Marcia della pace Perugia-Assisi in programma domenica 9 ottobre: "È arrivata l' ora di reagire - ha affermato il coordinatore nazionale della Tavola della pace, Flavio Lotti - non possiamo continuare ad assistere alle stragi" senza "assumerci la responsabilità di dire basta e costruire la pace". All'appuntamento di domenica - è stato spiegato dal Comitato promotore durante un incontro alla Fnsi a Roma - sono attese "decine di migliaia di persone".

A ieri, ha precisato Lotti, le città che hanno confermato la loro presenza con delegazioni sono 464. "769 finora le adesioni di associazioni e istituzioni, tra cui 102 scuole". "Abbiamo un bisogno disperato di una politica di pace", ha aggiunto, e di dare una risposta "al grido di dolore": "penso alle vittime Mediterraneo, ad Aleppo e alle città dove la guerra continua a dettare legge", ma anche "ai femminicidi" o a chi perde il lavoro. "La Perugia-Assisi è la più grande manifestazione contro quello che sta accadendo in Siria, la prima e purtroppo unica manifestazione in Europa.

Padre Enzo Fortunato, direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi: "Invitiamo tutti a partecipare e portare presso la tomba di San Francesco la sete di pace. Desideriamo incontrare tutti per sensibilizzare e vincere l'indifferenza che rende la vita sterile e senza pace". 

E questo è gravissimo, è uno scandalo". "Quello di domenica non è né l'inizio né la fine - ha osservato il portavoce della Rete della Pace, Sergio Bassoli - l'impegno preso della marcia continua ogni giorno". Anche i comunicatori, ha detto il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti - "possono fare molto contro i muri dell'odio". "In questi tempi avari di mobilitazione dei cittadini - ha concluso Franco Uda dell'Arci - dobbiamo tenerci stretta la marcia Perugia-Assisi avendo in testa un progetto politico con proposte alternative alla guerra perenne".

Alla Marcia non parteciperà invece il Movimento Nonviolento, secondo cui le affermazioni contenute nell'appello che l'ha convocata sono "troppo generiche, prive di qualunque impegno e obiettivo politico stringente all'altezza della tragica realtà dei nostri tempi". "Il movimento per la pace - scrive in un documento - non deve essere riportato alla genericità degli slogan retorici", "che non spostano in avanti il processo di disarmo e di costruzione delle alternative alla guerra". (ANSA)

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