Intervista a Emma Ciccarelli, vicepresidente del Forum nazionale delle associazioni familiari
Finanziaria 2019. Sembra proprio che il tema fondamentale sia quello delle pensioni. La cosiddetta quota cento. L’opinione pubblica è concentrata su questo argomento, quasi come fosse l’unica problematica per il nostro Paese. E il tema Famiglia?
Il tema famiglia, subisce un ennesimo rinvio purtroppo. Solo piccoli bonus che non migliorano la situazione. Ennesima beffa alle famiglie italiane. Eppure le famiglie sono il cardine del sistema economico e sociale italiano, sono una maglia vitale del paese.
Da quanto traspare nel documento economico, pare proprio che la “via bonus” sia l’unica via percorribile per il sostegno, da parte del governo, di una politica familiare. Chiediamo a chi, come lei, rappresenta le varie voci della famiglia, se è proprio questa l’unica via...
Assolutamente no. Il bonus non è la risposta che attendiamo né è la soluzione alle difficoltà delle famiglie. Servono riforme coraggiose e strutturali che rimettano in moto il sistema Paese, che restituiscano ai giovani la forza per investire sul futuro e per mettere al mondo dei figli. Serve mettere al centro del dibattito il tema della denatalità. Oggi l’Italia sta attraversando la più grave crisi demografica della sua storia: il numero dei nuovi nati nel 2017 (458.151 bambini dati Istat) è stato il più basso dall’Unità di d’Italia in poi; la popolazione scolastica tra i 6 ed i 16 anni diminuirà di 1 milione di studenti entro il 2028: ossia una classe ogni 10 sparirà dal nostro panorama scolastico. Gli ottantenni per la prima volta sono in numero superiore ai nuovi nati. Questo genera squilibri sociali profondi. Il sistema sociale rischia di crollare nei prossimi anni.
E soprattutto quale proposta, da parte del Forum, da presentare al governo, si sta pensando per dare nuovo slancio alla famiglia?
Il Forum delle Associazioni Familiari sta pensando ad una nuova proposta che possa incidere in maniera più decisa sui bisogni delle famiglie: bisogna creare le condizioni socio-economiche affinché le giovani coppie che desiderano mettere al mondo un figlio, siano messe nelle condizioni di poterlo fare e di realizzare i propri sogni d’amore. In questa legge finanziaria non c’è nulla di tutto questo.
Nel frattempo chiediamo che il Reddito di Cittadinanza preveda almeno 250 euro al mese per ogni figlio minorenne a carico di una famiglia bisognosa anziché i 100 euro mensili attuale.
Comunque, è innegabile che un passo in avanti ci sia stato. Credo. Almeno, nel documento, si è affrontato il problema della natalità…
Non vedo interventi decisivi di incentivo della natalità nel documento di programmazione economica. Se vogliamo parlare di politiche di incentivi alla natalità allora le proposte devono essere fatte a tutti indistintamente e non concesse solo a chi ha reddito Isee molto basso. Anche la proposta dei terreni da donare in comodato per le famiglie che nel corso del triennio 2019-2021 metteranno al mondo il terzo figlio, a me sembra una iniziativa che non risponde ad un bisogno concreto, una premialità un po’ anomala.
Ultima domanda. Il presidente De Palo chiede un tavolo di discussione col governo. A che punto siamo? Sarà possibile?
Si. Stiamo chiedendo da tempo un tavolo di discussione su questi temi… chissa!
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