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Il presepe artistico di Montevergine ad Assisi

Redazione
Pubblicato il 27-11-2018

«I percorsi dell’anima” fanno tappa in uno dei luoghi più emozionanti ed emozionali in fatto di fede: Assisi. La città di San Francesco, la suggestiva Piazza Inferiore davanti alla visitatissima Basilica, sarà palcoscenico dal pomeriggio dell’8 dicembre e fino al 2 febbraio 2019 del Presepe della Misericordia, dono ricevuto lo scorso anno dal Santo Padre da parte della comunità benedettina di Montevergine ad Avellino, retta dall’Abate Riccardo Luca Guariglia.

Il papa scelse tra i temi, proprio quello proposto da Montevergine che veicolava un messaggio di carità, perdono, aiuto ai diseredati, ai più bisognosi (attualissimo il tema della mano tesa, all’accoglienza di chi viene da lontano e fugge da guerre e fame) che il Caravaggio mirabilmente ha rappresentato pittoricamente in una delle sue più alte opere ai primi del Seicento «Le sette opere di Misericordia corporale» conservata a Napoli. Le diciannove figure, giunte nella tarda mattinata di ieri ad Assisi a bordo di due tir, realizzate dalla celebre bottega presepiale Cantone e Costabile di Napoli, saranno collocate nella piazza di Assisi con una scenografia diversa firmata da Giuseppe Viscardi per Krea Srl di Rita Servodiddio e con l’intervento scultoreo e pittorico di Pietro Petrosino.

Gli artisti sono stati impegnati per quattro settimane nelle storiche cantine del Palazzo abbaziale di Loreto a Mercogliano, mirabile esempio di architettura settecentesca firmata ed iniziata da Domenico Vaccaro e terminata alla morte di questi, da Michelangelo Di Blasio. In questi ambienti è stata realizzata anche la nuova piattaforma che per motivi di peso, ha dovuto sostituire quella esposta in piazza San Pietro, realizzando una nuova pedana ed una nuova cupola in ferro ed altri materiali che ha preso a modello la volta ad arco in pietra dei locali in cui i due valenti artisti-artigiani hanno lavorato sotto la direzione dell’ingegnere Sergio Moretti.

Il quadro d’insieme dell’opera presepiale resterà invariato; le diciotto figure di circa due metri di altezza, più il Bambino e realizzate su telai in ferro e con cartapesta e resina verranno rimontate a partire da stamane nella piazza inferiore della città di San Francesco.
La scenografia riproporrà, come ha mirabilmente scritto Emanuele Mollica della segreteria abbaziale in un circostanziato ed esaustivo articolo della rivista dei monaci benedettini “Il Santuario di Montevergine”, alcuni elementi di grande effetto e realismo: strade malandate, mura diroccate e proprio su una di queste, si potrà notare una piccola edicola votiva in cui c’è un’immagine di Mamma Schiavona.

Della delegazione che sarà guidata dall’Abate Riccardo Luca Guariglia, faranno parte padre Andrea Davide Cardin, direttore della Biblioteca e priore di Montevergine, Padre Giovanni Maria Gargiulo, direttore del Mam di Montevergine e lo stesso Mollica. La comunità benedettina si ricongiungerà con padre Gerardo Di Paolo che proprio ad Assisi regge il monastero di San Pietro e dove risiede anche don Massimo Bertoncello e che dista poche decine di metri dalla piazza inferiore in cui verrà allestito il Presepe della Misericordia, progetto sposato e con l’impegno della Regione Campania che sarà presente con l’assessore al Turismo Corrado Matera ed altre cariche del governo regionale. (Annibale Discepolo – Il Mattino)


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