Il Green Pass per ritornare alla socialità
Ecco come funziona all'estero
La variante Delta del Covid-19 aumenta il numero dei casi in molti Paesi al mondo, anche quelli che avevano sbandierato il loro successo pensando di aver superato il peggio della pandemia. Ecco dunque che molti Paesi si attrezzano con i green pass, quei certificati che sono una sorta di 'passaporto' che permette di provare l’avvenuta vaccinazione completa o la negatività al test.
Dal 1 luglio il 'green pass' viene riconosciuto in tutti i 27 paesi dell'Unione europea, nonché in Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein. Viene rilasciato a tutti coloro che sono stati pienamente vaccinati contro il Covid-19 o abbiano fatto un test nelle 48 ore con risultato negativo; o che siano guariti dopo aver contratto la malattia: la validità del certificato di guarigione è pari a 180 giorni dalla data del primo tampone positivo.
Il certificato consente ai viaggiatori comunitari di recarsi in altri Stati membri senza doversi sottoporre a quarantena; e poi ogni Stato Membro ha comunque imposto misure ritenute "necessarie e proporzionate per tutelare la salute pubblica".
(continua a leggere l'articolo sul sito dell'AGI: https://bit.ly/3jyFfKt)
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