attualita

Il bambino che voleva le scarpe

VIOLA ARDONE Ansa - Tino Romano
Pubblicato il 21-05-2020

Schiacciato nel cassonetto dei vestiti il bambino che voleva le scarpe

Ci sono duecentosessanta metri tra vicolo Carminati e viale Monte Grappa. Quattrocentocinquanta passi, percorsi con gambe di bimbo. Dieci anni di età.

Quattro fratelli. Sogni: infiniti. Karim si mette in cammino al tramonto, coi sandaletti ai piedi, diretto al cassonetto per la raccolta degli abiti usati. Sembra un'immagine del nostro dopoguerra, quella del ragazzino scalzo che se ne va in giro a cercar stracci. E invece siamo a Boltiere, in provincia di Bergamo, l'anno è il 2020, la miseria è la stessa.

Come i bambini del quarantacinque, Karim non ha paura: per lui la strada è un bosco, la missione un'avventura, il tesoro è uno scrigno da conquistare. Potrebbe essere la storia di Pollicino o di Hansel e Gretel. Di quei bambini che nelle fiabe si allontanano da casa, perché a casa non c'è nulla da mangiare. Così si riempiono le tasche di sassolini e vanno.

All'orizzonte, tra il buio che cala sempre più fitto, una lucina: sarà la casetta di marzapane o una strega cattiva? Un gigante buono o un orco famelico? Ma invece no, questa non è una fiaba. Certo, anche Karim parte, anche lui lascia la mamma ed i fratelli a casa, e va: da solo nella sera. Anche lui, come i poverissimi bambini di Grimm e di Perrault, spinto da un bisogno, da una necessità. Dato che ai piedi ha solo le ciabatte, forse il suo desiderio sono le scarpe: nuove sarebbe bello, ma anche usate possono andar bene. E sa dove trovarle. Magari lo ha visto fare dai più grandi... (La Stampa)

Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.

Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA