I cingalesi "italiani" il 1 maggio a Padova per pregare con Sant'Antonio
con il cuore ai morti degli attentati di Colombo
Pochi giorni fa gli attentati terroristici a Colombo che hanno causato centinaia di morti e la distruzione della Chiesa di Sant'Antonio. Nel ricordo e nel segno di queste stragi, il 1 maggio, la comunità italiana dello Sri Lanka si sposterà in massa a Padova, presso la basilica del santo francescano per pregare e meditare "accanto" a Lui.
Saranno centinaia i cingalesi che giungeranno da tutta Italia al santuario antoniano, per chiedere a Sant'Antonio sopratutto una grazia per la pace nel loro paese.
LA RACCOLTA FONDI
I frati, per mostrare loro una vicinanza concreta, hanno avviato una raccolta fondi grazie alla sinergia con Caritas Sant’Antonio Onlus e Messaggero di Sant’Antonio Editrice. L’iniziativa di solidarieta servirà a ricostruire la Chiesa di Sant’Antonio a Colombo e la vicina mensa per i poveri (clicca qui per altre info)
in Sri Lanka, infatti, la presenza dei francescani conventuali è viva e la comunità antoniana è un punto di riferimento per centinaia di persone a Colombo e nelle città limitrofe.
LA CHIESA DI SANT'ANTONIO
Al termine della santa messa della domenica di Pasqua, al santuario di Padova, padre Oliviero Svanera, rettore della Basilica, si era espresso così: «Non si sa cosa passi per la testa a persone capaci di compiere azioni simili — ha detto il frate dall’altare — ma noi dobbiamo andare in soccorso dello Sri Lanka e della chiesa di Colombo dedicata ad Antonio. Dal primo maggio il nostro santuario farà da collettore per gli aiuti da inviare nel Paese asiatico, famoso per la devozione al Santo».
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