Francesco ha ricevuto in udienza il presidente francese Hollande
La visita, tenutasi in forma privata, è durata 40 minuti
Papa Francesco ha ricevuto in udienza, nel pomeriggio, il presidente francese François Hollande. La visita, tenutasi in forma privata, è durata circa 40 minuti. Ad accompagnare Hollande c’erano tra gli altri, il ministro degli Interni francese, Bernard Cazeneuve, e l’ambasciatore francese presso la Santa Sede, Philippe Zeller. Hollande ha donato al Papa una porcellana di Sèvres, con lo stemma della Francia. Il Santo Padre, a sua volta, ha donato al capo di Stato francese una scultura in bronzo, copie dell’Enciclica Laudato si’ e delle esortazioni apostoliche Amoris laetitia ed Evangelii gaudium. Dopo l’udienza con il Pontefice, Hollande ha incontrato il segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin.
Prima del colloquio privato con Papa Francesco, il presidente Hollande ha risposto alle domande di alcuni giornalisti. Il capo dell’Eliseo ha ricordato, tra l'altro, il tragico assassinio di padre Jacques Hamel, ucciso lo scorso 26 luglio da due giovani terroristi francesi di origini maghrebine nella parrocchia di Saint-Etienne du-Rouvray, in Normandia. Sulle dichiarazioni rilasciate dal capo di Stato transalpino, il servizio Amedeo Lomonaco:
Hollande ha espresso riconoscenza e gratitudine a Papa Francesco: “Il Papa dopo la terribile prova dell’assassinio di padre Hamel, dopo l’attentato di Nizza - ha detto il presidente francese - ha avuto parole che sono state di grande conforto”. “Tutte le parole che sono state pronunciate – ha aggiunto Hollande riferendosi anche a quelle dei responsabili della Chiesa francese - sono state molto importanti in questo periodo, perché hanno contribuito a ricordare l’unità e la compattezza della Francia”, “la riconciliazione che occorre realizzare e anche la solidarietà del mondo intero verso la Francia che è stata vittima degli attentati terroristici”.
Hollande: i cristiani d'Oriente contribuiscono all'equilibrio in Medio Oriente
Il capo di Stato francese si è poi soffermato sulle questioni che riguardano i cristiani d’Oriente: “siamo tra i protettori dei cristiani d’Oriente e il Papa - ha detto il presidente francese - sa quanto i cristiani d’Oriente contribuiscono all’equilibrio nella regione”. Alla situazione in Medio Oriente, alla crisi dei rifugiati - ha spiegato - si deve rispondere con una chiara visione del mondo, non con la paura che viene strumentalizzata.
Il capo dell'Eliseo: la laicità è un messaggio che riconcilia
Hollande ha ricordato, infine, il brutale assassinio di padre Hamel: “I cattolici francesi sono provati da questo attentato, ma è tutta la Francia - ha detto - che è stata colpita e quando una chiesa è colpita, quando un sacerdote è assassinato, è la Repubblica che è profanata, perché la Repubblica deve proteggere”. E’ questa – ha dichairato - la laicità: “deve proteggere tutti i culti e deve assicurare la libertà di credere, o di non credere”. Ecco perché questo messaggio di laicità - ha concluso Hollande - “non è un messaggio che può ferire, ma un messaggio che può riunire e riconciliare”. (Radio Vaticana)
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