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Da Greta al rogo di Notre-Dame, gli eventi-simbolo del 2019

Mario Scelzo EPA/ALESSANDRO DI MARCO
Pubblicato il 31-12-2019

I 10 eventi che hanno segnato il 2019 per l'Italia, l'Europa e il mondo

Il 2019 che ci apprestiamo a salutare, è stato un anno ricco di eventi, novità e sorprese. Buone notizie, ma anche nuove guerre ed eventi drammatici. Nella impossibilità di sintetizzare quanto successo durante questi 12 mesi, ho scelto 10 eventi significativi (3 per l’Italia, 3 per l’Europa, 3 mondiali più uno “speciale”) dell’anno appena trascorso, li sottolineo, con un rapido commento, per voi lettori di queste pagine, approfittandone per inviarvi i miei auguri per un felice 2020.

Mi gioco subito il bonus. Il 2019 è l’anno di Greta Thunberg e della sua battaglia ambientalista. Ad essere precisi, l’impegno ecologista di Greta ha inizio nel 2018, ma l’anno che sta per concludersi è quello che ha segnato il contagio su scala mondiale della sua lotta per uno sviluppo sostenibile. A partire dal suo semplice cartellone SKOLSTREJK FOR CLIMATET è nato e si è sempre più sviluppato il movimento dei FRIDAY FOR FUTURE, che ha visto milioni di giovani scendere nelle piazze di tutto il mondo per manifestare contro gli squilibri del cambiamento climatico. Un fenomeno di marketing? Tanto fumo e poco arrosto? Forse. Ma intanto, nel 2019 il consumo di plastica è diminuito, milioni di persone stanno cambiando le proprie abitudini, l’Unione Europea ha lanciato il Green New Deal (un piano per ridurre le emissioni e per rilanciare l’economia sostenibile), insomma la questione ecologica grazie a Greta ed ai milioni di ragazzi che la supportano, è stata messa al centro del dibattito mondiale.

ITALIA
Il 2019, come è noto, è stato politicamente segnato dal cambio della maggioranza di Governo, non pìù gialloverde (Lega + M5S), ma giallorossa (M5S, Pd, Leu, Italia Viva). Il primo evento che vorrei ricordare segna, una volta tanto, un successo italiano. Il 24 Giugno, presso la sede del CIO di Losanna, ha visto la scelta di Milano – Cortina come sede delle XXV Olimpiadi Invernali, che si terranno nel 2026. Una vittoria resa possibile da una felice collaborazione tra Governi, territori e partiti diversi, come diverse sono le maggioranze che guidano le regioni interessate. Se facciamo squadra, se superiamo le divisioni, siamo un grande paese. Al contrario, il secondo evento che cito non è felice, anche perché mostra drammaticamente a che cosa porta la mancata cura del territorio. Lo scorso 12 Novembre tutti abbiamo visto le immagini di Piazza San Marco, cuore di Venezia, sommersa dall’acqua che ha raggiunto l’altezza di 194 centimetri. Il maltempo, associato all’incuria dell’uomo, ha provocato danni a Matera, nell’Alessandrino ed in molte regioni d’Italia, tutto questo dovrebbe essere un monito per ricordarci quanto sia prezioso il lavoro di tutela del territorio. Il 14 Novembre, presso la splendida Piazza Maggiore di Bologna, verrà ricordato come la nascita del Movimento delle Sardine. Chi sono le sardine? Domanda da un milione di dollari, a cui tutti gli analisti politici stanno cercando di dare una risposta. Un mese e mezzo dopo il primo incontro di Bologna, possiamo dire che le sardine sono un movimento apartitico (ma indubbiamente più vicino alla sinistra che alla destra) che ha la capacità di radunare migliaia di persone nelle piazza di tutta Italia per opporsi al razzismo, al clima di odio ed intolleranza, al linguaggio violento utilizzato da certa classe politica.

EUROPA
Il 12 Dicembre 2019 il popolo della Gran Bretagna ha scelto di affidarsi a Boris Jonhson, leader dei conservatori. Di fatto, con il loro libero esercizio del voto, i sudditi di Sua Maestà hanno confermato la scelta della BREXIT, che avverrà quasi certamente nel corso del 2020. C’è una immagine che nessuno di noi avrebbe voluto vedere, ed è quella relativa all’incendio che lo scorso 15 Aprile ha parzialmente distrutto la Cattedrale di Notre-Dame, uno dei simboli di Parigi. Nel dramma, un minimo di consolazione: a differenza di quanto sembrava nelle prime ore, il corpo della struttura ha retto. Ci vorranno anni, ma Notre-Dame (emblema di secoli di storia, arte, letteratura, sentimento religioso) tornerà a brillare in tutto il suo splendore. Una notizia forse passata in secondo piano, ma probabilmente importante per il futuro dell’Europa. Lo scorso 23 Settembre, nell’isola di Malta, Italia, Francia, Germania e Finlandia hanno sottoscritto un accordo per la redistribuzione europea dei migranti, un documento che tra i suoi punti chiave prevede la rotazione volontaria dei porti di sbarco, o 'place of safety', per i migranti e la ricollocazione in altri Paesi secondo percentuali da definirsi a seconda del numero di arrivi, e prevedendo anche sanzioni per chi non voglia dire sì alla ricollocazione. Non è una rivoluzione, non è la soluzione di tutti i problemi, ma si tratta del primo passo per affrontare la questione migratoria in uno spirito di collaborazione europea.

MONDO
Una procedura di impeachment contro Donald Trump, 45º presidente degli Stati Uniti, è stata avviata il 24 settembre 2019 dal presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti Nancy Pelosi. Sostanzialmente il Presidente USA è accusato di aver fatto pressioni su politici ucraini per screditare il suo avversario politico democratico Joe Biden. Per gli sviluppi della complessa vicenda bisognerà attendere il 2020, ma è già di per sé una enorme notizia che, probabilmente la persona più importante del mondo, sia stata posta in stato di accusa. Solo due sono i precedenti nella storia americana: Andrew Jhonson nel 1868 e Bill Clinton nel 1999, entrambi alla fine assolti.

Il 23 gennaio 2019, Juan Guaidò, durante una manifestazione, ha giurato come presidente del Venezuela ad interim, dando inizio ad una crisi politica e ad un contenzioso con il presidente eletto Nicolás Maduro. Ad oggi, la crisi venezuelana, è tutto tranne che risolta, milioni di persone soffrono la fame in un paese che possiede ingenti ricchezze. Purtroppo, l’instabilità è ben presente nel 2019 in molti paesi dell’America Latina: Bolivia, Perù, per non parlare degli incendi (probabilmente dolosi) che stanno distruggendo la Foresta Amazzonica, polmone verde del Globo.

Il terrorismo internazionale è stato “clemente” con l’Europa, al contrario ha manifestato la sua potenza distruttiva in due paesi all’altro capo del mondo. Il 15 Marzo 2019, a Christchurch in Nuova Zelanda, un australiano islamofobo vicino agli ambienti neofascisti, ha ucciso oltre 50 persone all’uscita della preghiera del venerdì presso il centro islamico di Lindwood. Il terrorista, Brenton Tarrant, ha trasmesso in diretta i primi 17 minuti dell'attacco su un video in diretta su Facebook (indossava infatti un casco sul quale era montata una videocamera). Ancor più grave il bilancio della serie di attentati che hanno colpito lo scorso 21 Aprile, durante le celebrazioni pasquali, i cristiani dell’isola di Sri Lanka. Ben 253 sono le vittime accertate della serie di attacchi che hanno colpito 3 chiese, 4 alberghi di lusso e un complesso residenziale nello Sri Lanka.

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