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Fra Giulio Cesareo: scelte impopolari saranno benedizione

"Affacciandosi da Assisi, guardando questa rigogliosa valle spoletana, illuminata dal sole, tutta questa discussione sulla gravità della situazione ambientale potrebbe sembrare un’esagerazione. Intorno a noi abbiamo un piccolo paradiso che ci ricorda dell’amore del Creatore per tutta l’umanità. Il rischio più grande, guardando la bellezza del mondo in cui viviamo, è proprio pensare che in realtà le cose non vadano poi così tanto male". 

"E allora invitiamo voi Capi di Stato coinvolti nella Cop27 in nome di San Francesco, fratello universale, custode del creato, a fare un deciso passo in avanti. Diamo fiducia alla comunità scientifica e alla voce di chi denuncia la situazione attuale in cui versano milioni e milioni di persone che emigrano e lottano per la sopravvivenza a causa dei cambiamenti climatici".

"Ascoltiamo il grido della terra e il grido dei poveri: una terra malata è una terra che rende difficile la vita per coloro che sono già in una condizione precaria. Da questo santuario di Francesco vi chiediamo di osare il coraggio di fare scelte che oggi possono sembrare impopolari o faticose ma che saranno una benedizione per l’oggi e per il domani di tutta l’umanità. Che Dio benedica ogni sforzo di coloro che sapranno orientare il bene della collettività per limitare gli effetti dei cambiamenti climatici e sostenere chi è ai margini ed è già particolarmente provato da essi. Come ci ha ricordato Papa Francesco nell’Enciclica Fratelli Tutti firmata ad Assisi sulla tomba del Poverello: nessuno può affrontare la vita in modo isolato, i sogni si costruiscono insieme".