Chef Rubio: San Francesco? Il Chuck Norris della natura
La Casetta Rossa, nel quartiere romano della Garbatella, spegne la prima candelina: in un anno 3mila pasti pagati ai più poveri
"Stavo andando all'aeroporto di Fiumicino e sono rimasto senza benzina. Ho chiamato il mio amico Danilo, che mi è venuto a salvare. Da allora la mia foto WhatsApp è un fotomontaggio con la faccia di Danilo, il saio di un frate francescano e una tanica di benzina".
Chef Rubio si presenta così ai suoi contatti telefonici. E spiega: "Guardando la foto, sorrido e mi ricordo che l'istinto dell'uomo è quello di aiutare. O meglio, lo era…".
A un anno dall'inaugurazione della campagna del 'Pasto Sospeso', un'iniziativa che sta dando frutti bene auguranti, in un periodo in cui la parola solidarietà è difficile da pronunciare, abbiamo intervistato uno dei cuochi televisivi più famosi d'Italia, ispiratore, assieme allo scrittore Erri De Luca, di questo bell'esempio di umanità.
Il 'Pasto Sospeso' spegne la prima candelina raccogliendo 3mila offerte. In media una decina di persone al giorno sono andate alla Casetta Rossa, l'associazione che da 17 anni opera nel quartiere romano della Garbatella, e hanno offerto cinque euro per pagare il pranzo ai poveri che bussano alla porta. Bianchi e neri, migranti e residenti, italiani e stranieri accomunati dal bisogno.
"La normalità della Casetta Rossa è proprio quella di essere un ambiente che produce, che fattura, che ospita e che scambia. Una realtà che fa tutto immediatamente, istintivamente. Oggi invece abbiamo paura di chi è diverso, e di fronte a ciò che non conosciamo ci sentiamo come davanti a una minaccia – dice Chef Rubio –. Purtroppo alcuni politici boriosi non trovano il tempo per fare una tappa della campagna elettorale alla Garbatella e rendersi conto che la realtà non è come la descrivono.
Preferiscono soffiare sul fuoco dell'intolleranza per prendere i voti". Secondo FRONTEX, l'agenzia europea di controllo dei confini, nelle prime quattro settimane del 2018 sono sbarcati in Italia quasi cinquemila migranti. Più del doppio rispetto all'ultimo mese dello scorso anno. Per ognuno di loro comincerà ora il lungo iter per la richiesta d'asilo: entreranno nel circuito dell'accoglienza, le loro domande verranno esaminate da una commissione e, alla fine di questo percorso, otterranno un verdetto di accoglimento o rifiuto. Un processo che può durare anni, forse farraginoso, forse riformabile. Nel frattempo, infatti, le leggi vietano ai migranti di lavorare.
"Chi viene da noi per disperazione ha il diritto ad essere inserito immediatamente nella società. Solo così potrà cominciare a pagare le tasse. Sa quante ricette tipiche dei loro Paesi potrebbero insegnarci? Alla Casetta Rossa alcuni migranti ci danno una mano a distribuire i pasti. Io do loro consigli di cui faranno tesoro. Ma ci confrontiamo soprattutto come esseri umani, come ragazzi che vogliono aiutarsi e imparare l'uno dall'altro. L'aspetto professionale passa in secondo piano".
Nel corso della sua carriera, Chef Rubio ha viaggiato in tutto il mondo. Per curiosare, imparare, condividere. "Ovunque sia andato, sono tornato con i bagagli pieni di umanità. Per quanto il resto del mondo si riempia la bocca e pensi che bastano le parole per convincere, io credo che la povertà e la semplicità vadano vissute, per essere credibili". E qui vengono in mente la parole di Francesco, riportate da san Bonaventura nella Leggenda maggiore: "Se non avessi la carità in me stesso e non mostrassi al prossimo esempi di virtù, poco gioverei agli altri, niente a me". [FF 1168]
"Chi è san Francesco per me? Uno che non ha mai abbassato la testa davanti alle cose che non andavano. Me lo immagino come un guerriero, un 'Chuck Norris' della natura, uno che sapeva quanto è importante lottare per rendere migliore ciò che abbiamo intorno".
Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.
Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA