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Il Papa percorre “la via di Francesco. Questa via è l’interesse profondo per ogni uomo, per ogni creatura, che è immagine di Dio, e soprattutto per la costruzione di un ordine mondiale dove la giustizia e la pace possano camminare insieme, perché senza giustizia non ci sarà mai pace”. Esordisce così il cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, Gualtiero Bassetti, commentando ai microfoni di “Umbria Radio” la notizia della terza visita del Santo Padre ad Assisi il prossimo 20 settembre. Una presenza che, afferma, “diventa uno stimolo per tutti perché la Chiesa cattolica, oltre ad avere la sua missione nel mondo, ha anche il compito di unire tutto il genere umano, come ci ricorda la Lumen Gentium”.

Per il porporato, “le presenti condizioni del mondo rendono più urgente questo dovere della Chiesa” che “ha avuto il compito da Gesù Cristo di annunciare il Vangelo a tutte le genti, senza invasione di campo. Il Papa sente in maniera molto forte questa sua vocazione e questa sua missione di Pietro”. Soffermandosi quindi sulla foto che ha fatto il giro del mondo del piccolo Omran salvato dalla macerie ad Aleppo, Bassetti sottolinea: “La guerra non è solo in Siria, anche se in questo momento la Siria è l’apice di questa guerra atroce e di questi focolai di guerra che stanno incendiando i continenti.

E questi, come dice il Papa, sono focolai di una guerra mondiale”. Di qui il paragone con “un piccolo villaggio dentro un bosco che comincia ad essere circondato da tante fiamme. Quanta autonomia avremo prima che l’incendio non abbia divorato il bosco e raggiunga il villaggio?”. “Finché c’è tempo – l’appello del cardinale -, bisogna che tutte le persone di buona volontà, tutti coloro che credono in Dio misericordioso – e mi rifaccio alle grandi religioni monoteistiche” diventino “operatori di misericordia, che vuole dire anche di giustizia e di pace”. (Agensir)