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BANDO ATOMICHE, IMPEGNARSI NELLO SPIRITO DI ASSISI PER NUOVE SFIDE SORRENTINO: DISTRUGGERE ATOMICHE COSTRUENDO PACE

Redazione online
Pubblicato il 27-10-2018

L’incontro si è svolto in concomitanza con la ricorrenza dello Spirito di Assisi

Si è tenuto questa mattina, nella Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, il convengo  dal titolo “Dal bando della atomiche a pace nucleare e sfide ambientali” promosso dal Comitato per una Civiltà dell’Amore.L’incontro si è svolto in concomitanza con la ricorrenza dello Spirito di Assisi, evento voluto da San Giovanni Paolo II nel 1986 che convocò nella città di San Francesco per la prima volta le Religioni mondiali a digiunare e a pregare per la Pace.


Per il 32° incontro dello “Spirito di Assisi”, davanti alla sopraggiunta minaccia di sospendere gli accordi di disarmo atomico con il conseguente rischio di una nuova proliferazione nucleare che anche accidentalmente può minacciare l’umanità; i cristiani e le altre fedi presenti, preoccupate per una annunciata ripresa del riarmo nucleare, sono invitate a intensificare la Preghiera per la Pace.


Come nel 1986, auspichiamo l’impegno di tutti gli uomini "di buona volontà e amici della pace" affinché gli Stati e i Parlamenti nazionali pongano in essere ogni azione legislativa e diplomatica per la Ratifica del bando delle Atomiche, sancito dall'ONU nel 2017.


Solo così potremmo avviare l’eliminazione delle rimanenti circa 15.000 armi nucleari, come già avvenuto per le oltre 20.000 testate convertite in energia di pace dopo la Preghiera dell’’86 per l'Umanità, altrimenti destinate alla devastazione totale e all'autodistruzione.


Le Religioni, come avvenuto nell'incontro voluto da San Giovanni Paolo II, sono coinvolte per pregare e impegnarsi nello “Spirito di Assisi” per una vera pace nucleare.

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Ad aprire l’incontro le parole di Mons. Domenico Sorrentino che ha sottolineato come “Ci siamo uniti in opere e pensieri per costruire una grande rete di pace. Mi auguro che questo convegno che questa parte della tre giorni che ha a che fare con la sfida nucleare e che pone la grande sfida di come realizzare la distruzione di queste armi micidiali di massa, perché ci sia un mondo più sereno e un futuro più umano, comincio proprio col ringraziare il Signore perché ci dà questa opportunità e con il rilanciare a tutti voi questa nostra atomica della pace, perché mentre pensiamo a distruggere le atomiche della guerra, lo facciamo anche costruendo una grande prospettiva della pace perché fondata su Dio e la sua Grazia e sulla preghiera comune che è anche impegno comune”.


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