3 gravi emergenze su cui sono impegnati in prima linea i Missionari Cappuccini

Gelsomino Del Guercio

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Pubblicato il 11-10-2020

I frati della Provincia Lombarda sono su tre fronti: Libano, Etiopia, Camerun

I Missionari Cappuccini della Provincia Lombarda in prima linea in Libano. «L’esplosione al porto di Beirut è solo l’ultima immane tragedia di un paese già devastato da scelte politiche e corruzione che hanno messo in ginocchio migliaia di famiglie», scrivono. I frati del Libano hanno lanciato un S.O.S. e «come Missionari Cappuccini ci siamo subito attivati inviando una prima somma di denaro e un container di generi alimentari di prima necessità già arrivato alle famiglie più bisognose».

LA POVERTA’ A BEIRUT

Da Beirut le notizie non sono incoraggianti. I frati libanesi hanno scritto di recente: «Abbiamo fatto un po di distribuzione dei prodotti alimentari che ci avete mandato con il container ad alcune famiglie». Se ne parla poco della situazione libanese, eppure, la povertà sta aumentando a dismisure e le richieste di aiuto ai frati si moltiplicano.

LE ALLUVIONI IN ETIOPIA

Un’altra situazione di grande difficoltà di cui se ne parla pochissima è quella dell’Etiopia. Qui i Missionari Cappuccini raccontano di uno scenario apocalittico. «Ad inizio settembre abbiamo avuto un’inondazione dalla quale facciamo fatica a venirne fuori. I danni non sono ancora del tutto calcolati ma ammontano a qualche centinaio di migliaia di euro. Per il momento stiamo cercando di comprare dei viveri per gli sfollati». Gli sfollati sono più di 200.000 «ma per il momento vediamo come fare a riuscire ad aiutare almeno i nostri parrocchiani e vicini».

I POZZI IN CAMERUN

La lotta contro l’emergenza idrica vede impegnati in prima linea in frati in Camerun. «Negli ultimi due anni noi Frati Cappuccini abbiamo ricevuto gli aiuti che ci ha permesso di scavare pozzi per l’approvvigionamento idrico. Ecco alcuni abitanti del villaggio che si godono l’acqua dalle riserve d’acqua». Sempre in Camerun, una nota positiva che arriva dalle missioni cappuccine: «Stiamo aiutando i bambini che non vanno a scuola da quattro anni a leggere e scrivere. Sono circa 200 i bambini che aiutiamo con insegnanti che abbiamo assunto».

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