2 e 3 maggio: il giornalismo per la democrazia. Ecco il programma
La giornata mondiale della libertà di stampa quest’anno ha un significato molto particolare, che l’Unesco ha voluto mettere in chiaro: “Journalism for democracy“, il giornalismo per la democrazia lo slogan di questo 3 maggio 2019. Ancora più esplicito il sottotitolo: giornalismo ed elezioni ai tempi della disinformazione. Un rovesciamento di prospettiva, in apparenza: non più al centro attacchi, minacce, censura, assassinii di cronisti, ma al contrario il ruolo e la responsabilità (vogliamo dire anche le colpe) che questi hanno oggi.
Giornalismo e elezioni: il pensiero non può che andare al prossimo voto per il rinnovo dell’Europarlamento, e al pericolo che rappresentano i movimenti sovranisti, dati un po’ ovunque in forte crescita: richiami identitari, spinte autoritarie, taglio di risorse per spegnere le voci che garantiscono la trasparenza della politica, fastidio per critiche e inchieste giornalistiche (ma anche della magistratura) che denunciano quanto non funziona, i legami pericolosi, gli abusi, le cifre vere nascoste dietro i proclami. Ma soprattutto l’uso spregiudicato e senza limiti dei social e, attraverso i social, di fake news, parole d’odio, minacce, assalti che di virtuale hanno ben poco e che contribuiscono a creare un terreno proficuo agli attacchi fisici, minacce, saluti romani, irruzioni fasciste, minacce a chi pratica la solidarietà verso gli ultimi. Anche intimidazioni, aggressioni e irruzioni a chi, dentro e fuori i giornali, denuncia corruzione, malaffare, mafie. Una parola, questa, ormai scomparsa dal dibattito pubblico.
Noi giornalisti abbiamo una grande responsabilità. Di questa marea nera che avanza si legge, si ascolta, si vede troppo poco, nonostante l’impegno di tanti, di singoli, di testate, di gruppi editoriali, anche dentro il Servizio pubblico. Ad avere la meglio alla fine è un tweet eccellente, una foto sbeffeggiante i valori costituzionali, lo sventolio di risultati mirabolanti quasi mai messi in discussione.
Non è un problema solo italiano e neanche solo europeo. Ma di certo l’Europa è il campo in cui si testeranno gli effetti delle campagne di odio, delle notizie false elevate a verità ufficiali, di assalto ai principi democratici. E i giornalisti saranno tra i primi colpiti. Fisicamente, economicamente, penalmente.
Per questo, abbiamo proclamato quarantotto ore di mobilitazioni in tutta Italia.
In particolare, il prossimo 2 maggio saremo a Trento con il Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige; e il 3 maggio, Giornata mondiale della libertà d’informazione, insieme a Fnsi, Usigrai, NoBavaglio e tutte le realtà e le persone che vorranno aderire, saremo a Roma con un presidio dalle 10.30 a piazza Santi Apostoli, vicino alla sede di rappresentanza dell’Unione europea, a cui rivolgiamo fin da ora l’invito a intervenire e a farsi carico delle grandi e gravi sfide che la libertà di stampa deve affrontare per garantire a quelle stesse istituzioni di sopravvivere: ricorderemo Daphne Caruana Galizia, Jan Kuciak, Victoria Marinova, che ancora non hanno avuto verità e giustizia; ricorderemo anche Lyra McKee, giovane cronista uccisa a colpi di arma da fuoco a Derry, nell’Irlanda del Nord, sempre Europa. E chiederemo libertà di stampa in Turchia, in Siria, Egitto; diremo no a minacce e aggressioni, verbali e non, contro croniste e cronisti, chiederemo garanzie perché la libertà d’informazione venga garantita, con le giuste risorse e con norme che mettano fine a querele e liti temerarie. Ricorderemo Massimo Bordin e chiederemo ancora una volta che Radio Radicale sia messa nelle condizioni di continuare a garantire la trasparenza di quanto accade nei palazzi delle istituzioni.
E per farci carico a pieno delle responsabilità dei giornalisti nella difesa della democrazia e dei principi di solidarietà, trasparenza, giustizia che soli possono garantire elezioni libere e consapevoli, alle 16 saremo nella sede della Fnsi per confrontarci sulla Carta di Assisi, manifesto per un linguaggio e una informazione improntati a rispetto, veridicità, responsabilità.
2 maggio ore 11 (Trento)
Le testimonianze della ricercatrice turca di Obct Fazila Mat e della giornalista siriana Asmae Dachan, daranno respiro internazionale all’evento.
Introduzione di Rocco Cerone, segretario del Sindacato giornalisti Trentino Alto Adige che coordinerà i lavori, a cui seguirà il saluto del presidente dell’Ordine regionale Mauro Keller. Al tavolo dei relatori, il presidente di Articolo 21 Paolo Borrometi, la segretaria di Sindacato Giornalisti Veneto Monica Andolfatto finita nel mirino dei casalesi, il presidente dell’Assostampa Friuli Venezia Giulia, Carlo Muscatello e il presidente Fnsi Giuseppe Giulietti che rilanceranno la campagna “No tagli, no bavagli”.
Nel corso dell’evento sarà proiettato uno stralcio del reportage ” Turchia, la più grande prigione dei giornalisti” alla presenza dell’ autrice Antonella Napoli, giornalista e scrittrice che ha seguito i processi a decine di operatori dell’informazione turchi. La presenza di Donato Ungaro giornalista e Marcella Nonni in rappresentanza del Teatro delle Albe di Ravenna.
3 maggio ore 10.30 piazza Santi Apostoli (Roma)
La mattina interverranno Jan Krempasky, cronista slovacco collega di Kuciak, Asmae Dachan, giornalista e scrittrice siriana, e Fazila Mat, ricercatrice turca dell’Osservatorio Balcani Caucaso.
Insieme a loro ci saranno Giuseppe Giulietti e Raffaele Lorusso, presidente e segretario generale Fnsi, Vittorio Di Trapani, segretario UsigRai, Paolo Borrometi, Elisa Marincola e Stefano Corradino, presidente, portavoce e direttore di Articolo 21, Antonella Napoli, Ufficio di presidenza Articolo 21 e direttore “Focus on Africa”, Graziella Di Mambro, delegata alla legalità di Articolo 21. Carlo Picozza, Rete NoBavaglio.
Saremo anche nelle scuole di Roma e del Lazio con le amiche e li amici della Rete NoBavaglio, la Consulta degli Studenti e Odg Lazio, per parlare con i più giovani di libertà, informazione e democrazia.
3 maggio ore 16
Nel pomeriggio, dalle 16, presso la sede Fnsi di corso Vittorio Emanuele II 349, si terrà l’incontro sulla Carta di Assisi, manifesto per un linguaggio e una informazione improntati a rispetto, veridicità e responsabilità.
All’incontro interverranno padre Mauro Gambetti e Padre Enzo Fortunato Custode e Portavoce del Sacro Convento di San Francesco di Assisi, padre Antonio Spadaro, direttore di Civiltà cattolica, Saleh Ramadan Elsayed, Imam della Grande Moschea di Roma, Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma. L’incontro sarà moderato da Roberto Natale, coordinatore del Comitato scientifico di Articolo 21.
Con loro, oltre ai rappresentanti di Fnsi e Articolo21 presenti all’iniziativa del mattino, ci saranno Paola Spadari, presidente Odg Lazio, Marino Bisso, della rete NoBavaglio, Riccardo Cristiano, Associazione Amici di Padre Dall’Oglio.
ADESIONI – in aggiornamento (in ordine alfabetico)
inviate le vostre adesioni a redazione@articolo21.info
Monica Andolfatto
Federica Angeli
Gianpiero Bellardi
Paolo Borrometi
Floriana Bulfon
Rocco Cerone
Angelo Chiorazzo
Stefano Corradino
Alessandra Costante
Riccardo Cristiano
Asmae Dachan
Anna Del Freo
Roberta De Maddi
Antonio Di Bella
Graziella Di Mambro
Vittorio Di Trapani
Guido D’Ubaldo
Desiree Klain
Marieva Favoino
Mara Filippi Morrione
Angelo Giacobelli
Beppe Giulietti
Silvio Giulietti
Ivano Maiorella
Elisa Marincola
Fabiana Martini
Fazila Mat
Giulio Montenero
Mattia Motta
Antonella Napoli
Roberto Natale
Antonio Nicita
Paolo Perucchini
Roberto Rinaldi
Barbara Scaramucci
Paola Spadari
Claudio Silvestri
Paola Venanzi
Laura Viggiano
Vincenzo Vita
(ARTICOLO21)
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