Pasquale Magro, storico
Tentare, oggi, di parlare dei colori dell’abito portato
da uomini e donne che si ispirano al carisma
di Francesco d’Assisi non è davvero un’impresa
facile.
Lungo i secoli, le famiglie del primo Ordine, quello dei “frati minori” (vedi albero genealogico)
hanno adottato i colori cinerino e marrone (questo
con tante sfumature: chiaro, scuro, castagno,
rossastro...) ma pure il nero.
Vi sono congregazioni
maschili e femminili, di recente fondazione, che
vestono perfi no di azzurro, perché all’ispirazione
francescana antica è venuta ad aggiungersi e fondersi
quella mariana. Evidentemente il colore aveva
sempre una carica simbolica legata alla memoria
dell’identità spirituale del gruppo che lo aveva
optato.
Ma, cosa ne pensava del colore dell’abito
Francesco stesso?
Nella Regola egli non prescrive
alcun colore per l’abito dei seguaci penitenti, invitandoli
solo a «portare vesti umili», a «vestirsi di abiti
vili». Un biografo ricorda un suo elogio dell’allodola:
«Il suo piumaggio è color terra. Essa dà l’esempio
ai religiosi che non debbano avere abiti eleganti e fi ni, ma
di tinta smorta, come la terra».
Verso il 1240, un cronista
inglese parla di frati minori vestiti con «tonache
lunghe di color grigio». Nelle costituzioni di Narbona
(1260) san Bonaventura Generale prescrive che i
frati non vestano né nero né bianco. I Frati Minori
Conventuali fi no alle costituzioni del 1803 sono
obbligati al color cinerino ma dal 1823 ha cominciato
a prevalere il nero.
I Frati Minori Osservanti
operano il passaggio uffi ciale dal cinerino al marrone
nel capitolo di Assisi del 1895, allorché Leone
XIII aveva riunito nei “Frati Minori” le diverse
famiglie dell’Osservanza (Riformati, Alcantarini,
Recolletti, ecc). I Frati Minori Cappuccini, nel
1912, decisero per l’attuale color marrone-castagno.
Il colore dell’abito delle famiglie francescane
del primo Ordine consegue la nascita e l’evolversi
di correnti all’interno dello stesso. Fino al 1517, la
famiglia francescana, nata nel 1209, era giuridicamente
una, retta da un unico Ministro Generale,
ritenuto da tutti il successore diretto di san Francesco.
In quest’anno, Leone X diede indipendenza
giuridica al movimento dell’Osservanza, iniziato
dal frate laico di san Francesco a Foligno nel 1368,
costringendo il Ministro Generale della primitiva
famiglia a consegnare il sigillo uffi ciale dell’Ordine
a quello dell’Osservanza, con ciò stesso decretando
la derivazione della nuova famiglia da quella
antica e originaria. Il diritto non ha mai cambiato
la storia! Dall’Osservanza, contestata su vari fronti,
deriva anche la famiglia dei Cappuccini (1525) che
sotto la tutela giuridica dei Minori Conventuali
raggiunge l’indipendenza giuridica nel 1628.