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Arte/La Cappella di San Martino nella Basilica Inferiore di San Francesco

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001



La Cappella di san Martino è la prima cappella a sinistra nella basilica inferiore di San Francesco d'Assisi. Voluta e finanziata dal cardinale Gentile Partino da Montefiore, fu interamente affrescata da Simone Martini nel 1313-1318. Il suo ciclo di affreschi è una delle opere più significative del maestro senese.
Gentile Partino da Montefiore era il cardinale della Basilica dei Santi Silvestro e Martino ai Monti a Roma. Un documento del marzo 1312 testimonia lo stanziamento da parte del cardinale Gentile Partino da Montefiore di 600 fiorini d'oro per costruire ed affrescare una cappella nella Basilica Inferiore di San Francesco d'Assisi. Nella primavera dello stesso anno il cardinale è documentato a Siena, in viaggio per Avignone in quanto incaricato di trasferire il tesoro pontificio presso la nuova sede di Avignone. A Siena probabilmente si accordò con Simone Martini per l'affrescatura della cappella. Nell'ottobre dello stesso anno, il cardinale morì a Lucca, prima di raggiungere Avignone. Simone Martini lavorò nella Cappella in almeno tre fasi. Iniziò i lavori nel 1312-1313, lasciando incompiuta la splendida Maestà del Palazzo Pubblico di Siena a cui stava lavorando. In questa prima fase realizzò i disegni per le vetrate, forse iniziò gli affreschi. Tornò a Siena intorno al 1314 per ultimare la Maestà del Palazzo Pubblico di Siena per poi tornare di nuovo ad Assisi dopo il giugno del 1315. Qui iniziò la seconda fase con la realizzazione di tutti gli affreschi della cappella. Nel 1317 fu chiamato da Roberto d'Angiò a Napoli, ma subito dopo tornò ad Assisi, per ultimare (e in alcuni casi rifare) gli affreschi di santi a figura intera sotto l'arcone di ingresso. I lavori furono compiuti probabilmente entro il 1318.
Le pareti laterali della cappella riportano un ciclo di dieci affreschi sulla vita di san Martino, vescovo di Tours. Il ciclo si legge dal basso verso l'alto partendo dal primo affresco in basso a sinistra.

Le scene rappresentate sono le seguenti:
- San Martino divide il mantello con il povero
- L'apparizione di Cristo e angeli in sogno a san Martino
- L'investitura di san Martino a cavaliere
- La rinuncia di san Martino alle armi
- La visita all'imperatore il cui trono si incendiò
- La resurrezione di un fanciullo ad opera del santo
- La messa miracolosa in cui angeli coprirono le braccia del santo sprovviste di mantello (donato ad un povero)
- Il sogno di sant'Ambrogio durante la messa in concomitanza con la morte di san Martino
- La morte di san Martino
- I funerali di san Martino

Sopra l'arco di ingresso è rappresentato la dedicazione del cardinale a San Martino, mentre sulla parete di fondo, negli sguanci delle tre finestre, sono riportati busti di santi cavalieri (a sinistra), di santi vescovi o pontefici (al centro) e di santi eremiti o fondatori di ordini (a destra). Gli otto santi a figura intera che si trovano sotto l'arcone di ingresso sono santa Maria Maddalena e santa Caterina d'Alessandria (in basso a destra), sant'Antonio di Padova e san Francesco (in alto a destra), santa Chiara e santa Elisabetta di Ungheria (in basso a sinistra), san Luigi di Francia e san Ludovico di Tolosa (in alto a sinistra). Le vetrate delle tre finestre, con figure analoghe a quelle degli sguanci, furono realizzati da altri artisti ancora non identificati su disegni di Simone Martini

Proponiamo, di seguito, alcune immagine degli affreschi della Cappella di San Martino. Noterete che anche San Martino come San Francesco dona il mantello.



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