Le visite dei pontefici
Prologo con Mika,poi dialogo integrale con cantante su sito Rai1
Dario Fo torna su Raiuno in prima serata dopo quarant'anni, domenica 22 giugno, con il suo ''Francesco'', nuova versione appena pubblicata da Einaudi del testo e lo spettacolo nato 15 anni fa per il Festival di Spoleto col titolo ''Lu santo jullare'' perché, spiega lui stesso, ''è successo un fatto magico, l'esserci ritrovati all'improvviso con un personaggio imprevisto, Papa Bergoglio che, oltre da aver avuto il coraggio di scegliere il nome del santo, ne segue le orme''. L'evento lo ha presentato a Roma, dove è perché domani sera parteciperà al Festival Letterature in Campidoglio con la lettura di una teatralizzazione del suo racconto dedicato alla riscoperta di Lucrezia Borgia, ''La figlia del papa'', edito da Chiarelettere.
Questo ''Francesco'' che nasce tra teatro e televisione ha però anche un'altra novità, la presenza del cantante di origini libanesi Mika. Con il giudice di X-Factor il premio Nobel si intrattiene a discutere sul santo in 5 minuti di conversazione che faranno da cappello alla serata di domenica. Da lunedì poi, tutti i 40 minuti di colloquio tra i due saranno visibili sul sito di Rai1, perché Mika è stato scelto non perché personaggio molto trendy, ma per la sua cultura cosmopolita e profonda, e perché si è scoperto che ha letto e studiato molto l'opera di Dario Fo, che per lui è un autore straniero.
Poi lo spettacolo vero e proprio si apre ricordando l'arrivo sulla scena di papa Francesco che ''si è imposto di seguire la stretta regola di vita del Santo di Assisi'' e notando come certe sue prese di posizione, contro la degenerazione morale e la corruzione della Chiesa, in cui ''un papa mai era stato così esplicito e diretto'', sono simili a quelle di san Francesco, il vero San Francesco la cui vicenda Fo ha ricostruito, come sua abitudine, al di là dell'agiografia, degli aneddoti, della tradizione (tanto che pochi anni fa un suo spettacolo sul santo e gli affreschi di Giotto non gli è stato permesso di farlo ad Assisi dal vescovo).
''Francesco infatti è un uomo che visse completamente il suo tempo, partecipando a avvenimenti che la censura della chiesa e dell'inquisizione ha fatto dimenticare - racconta Fo - a cominciare dalla partecipazione giovanile alla rivolta popolare di Assisi contro i suoi signori, con la distruzioni delle torri simboli del potere, così da finire poi anche in carcere a Perugia''. Inizia così la recita-racconto di una serie di episodi ricostruiti su documenti di suoi seguaci seguendo il suo precetto teatrale ''di essere sempre dentro la verità e poi innescarvi l'immaginazione, creare le situazioni che fanno chiarezza su cosa e di chi si parla''. Il lavoro era nato in lombardesco, la lingua dei giullari e di Bonvensin de la Riva, ma poi, studiando e scoprendo la lingua umbra popolare delle Laudi e di Jacopone, Fo dice di aver ''ripensato tutto e ricostruito un linguaggio che mantenesse la magia del volgare d'epoca, ma fosse anche comprensibile oggi''. Il procedimento della ricerca di fonti storiche alternative, questa volta trovate quasi tutte all'estero, tra Francia, Inghilterra e Germania, ha riguardato anche la ricostruzione della figura di Lucrezia Borgia, nata dopo aver visto in tv una serie sui Borgia ''tutta spinta al massimo, oltre i limiti e mossa dal sesso, anche se i fatti venivano affrontati all'inizio con delicatezza, a cominciare dalla vicenda dell'incesto con padre e fratello, ma per finire con roba da trivio''. Fo scopre così che Lucrezia non era una spregiudicata collezionatrice di uomini, ma anzi, si ribella al padre divenuto Papa che la vuole usare come merce di scambio, tanto che a un certo punto della sua vita, quando potrà essere finalmente completamente libera, si mostrerà personaggio diversissimo e importante, che si interessa e riforma la giustizia, crea banche per i poveri per liberarli dallo strozzinaggio e punta su un rapporto nuovo con la collettività. Ora, il libro ''La figlia del papa'' e in via di traduzione in sette paese, c'è chi ha deciso di trarvi un film e anche chi pensa a un altro spettacolo teatrale. Quello di Fo, intanto, debutta con lui dal vivo, dopo la lettura in Campidoglio, nella Rocca Borgia di Nepi il 21 giugno, dove Lucrezia visse tre mesi e fu nominata duchessa di Nepi.(Ansa)
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