Cucine Economiche Popolari. Adotta un immigrato o un senzatetto
Un’opera della diocesi di Padova e delle suore terziarie francescane elisabettine
Immigrati e senzatetto, ma anche tanti italiani che a causa della crisi non riescono più a pagarsi l'affitto di una stanza. Sono sempre di più coloro che a Padova fanno tappa alle Cucine Economiche Popolari. Si tratta di un’opera della diocesi di Padova e delle suore terziarie francescane elisabettine. Le C.E.P. erogano vari servizi: mensa, docce, lavanderia, distribuzione vestiario, ambulatorio medico, sale soggiorno, centro di ascolto, informazioni, orientamento, compagnia, sostegno, “accompagnamento” familiare e sociale. La maggior parte di questi servizi è completamente gratuita; per altri invece viene richiesto un piccolo contributo proporzionato alle disponibilità dei richiedenti. Tutto il lavoro viene svolto in collaborazione con la rete dei servizi socio-sanitari pubblici e privati del territorio.
IL SUPPORTO DELLE SUORE FRANCESCANE - Le C.E.P., opera della chiesa locale, dipendono direttamente dal vescovo, il quale nomina un suo delegato che dirige l'opera. La presenza fondamentale ed essenziale che garantisce l'organizzazione della casa, la qualità e la continuità del servizio è costituita dalla Comunità delle Suore Terziarie Francescane Elisabettine. L'attività è assicurata da personale laico, da volontari e da medici.
ACCOGLIENZA SENZA DISTINZIONE DI RELIGIONE - I destinatari del servizio sono italiani e stranieri il più sovente di recente arrivo o in via di sistemazione, persone senza fissa dimora, ex carcerati, malati, giovani e adulti in cerca di lavoro, donne dell’Est, ragazza madri con bimbi, famiglie in difficoltà relazionali, economico-finanziarie, ecc. (tutte le forme del disagio sociale e familiare). Il centro è aperto a tutti e non fa distinzione di razza, lingua, religione.
FINO A 600 PASTI AL GIORNO - Il servizio più conosciuto è sicuramente la mensa con distribuzione di pasti caldi con scelta tra 2 o 3 menù che rispettano le varie osservanze religiose. Vengono erogati fino a 600 pasti completi al giorno (450 a pranzo e 150 a cena). Altro servizio molto utilizzato è rappresentato dalle docce ampie e funzionali. In tutto ne sono cinque per uomini e donne. La lavanderia, invece, consiste nella distribuzione di un sapone e una spazzola per il lavaggio a mano del cambio vestiario.
UN POSTO DOVE ALLOGGIARE TEMPORANEAMENTE - Altro punto di riferimento per i frequentatori delle Cucine è l'adiacente centro di accoglienza ex scuola Gabelli, una struttura comunale destinata a lavoratori extracomunitari in possesso di regolare permesso di soggiorno e contratto di lavoro, che possono essere accolti per un periodo di sei mesi (eventualmente prorogabile). La struttura dispone di 24 posti letto. Le persone ospitate usufruiscono anche di un locale adibito alla cottura e alla refezione dei pasti e di un locale adibito alla lavanderia. La gestione della struttura è affidata ad una cooperativa, che mette a disposizione personale per il controllo e la vigilanza, e le attività socio-culturali.
L'APPELLO DI SUOR LIA - «Se volete veramente fare un atto di carità, "adottate" un immigrato o un senzatetto», è l'appello che da qualche tempo suor Lia Gianesello ha rivolto ai padovani e non solo. «E' l'impegno quotidiano che rende possibile il recupero di un individuo - sottolinea la suora - per questo basterebbe che ogni famiglia si facesse carico del disagio di una sola persona per migliorare la situazione delle centinaia di disperati che tutti i giorni cercano da noi cibo e qualche coperta».
Inviato Gelsomino Del Guercio
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