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Va e ripara la mia casa

ORAZIO LA ROCCA
Pubblicato il 30-11--0001

“Va e ripara la mia casa”. Era 1205 quando queste parole – stando ai racconti delle Fonti Francescane - colpirono in modo indelebile il ventitreenne Francesco di Assisi mentre era assorto ad ascoltare la Messa davanti al Cristo crocifisso nella chiesa di San Damiano. E' uno degli episodi chiave dalla vita di San Francesco che, da quel giorno, iniziò veramente a “riparare” la Chiesa del tempo con parole, opere, scelte di vita radicali improntate alla povertà e all'aiuto ai poveri, gesti rivoluzionari come la rinunzia ai beni paterni fatta con la simbolica spoliazione di tutti i suoi vestiti davanti al padre Pietro Bernardone, al vescovo e ad una folla attonita.

E non sarà certamente un caso se il Papa inizia la sua visita ad Assisi del 4 ottobre, partendo proprio dal santuario di San Damiano, il luogo della prima fondamentale tappa della ricostruzione ecclesiastica così come la concepi' e la realizzò San Francesco quasi 800 anni fa. Dopo 8 secoli un altro Francesco, Jorge Mario Bergoglio, asceso al soglio di Pietro col nome di Francesco, è alle prese con analoghi problemi, riparare la Casa del Signore, bisognosa ormai di un robusto radicale restauro dentro e fuori le sue mura. Ecco perchè questa mattina, intorno alle 7,45 appena atterrato nel campo sportivo dell'Istituto Serafico (dove, altro gesto profondamente simbolico, farà una breve toccante visita ai bambini malati che vi sono ospitati), il Pontefice inizierà il pellegrinaggio nei luoghi francescani partendo, significativamente, dalla Chiesa di San Damiano da dove il Poverello si sentì investito della preghiera del Crocifisso di “riparare la mia casa”. Solo coincidenza? Solo banali scherzi da programma? O scelta mirata e voluta dal pontefice “arrivato dalla fine del mondo?Il Papa – altra scelta carica anch'essa di profondo significato – non sarà solo, ma avrà accanto gli 8 cardinali membri del Consiglio dei porporati da lui istituito per individuare tempi, modi, tecniche e scelte destinate a rifondare la Curia romana e le istituzioni ecclesiastiche.

Ma le sorprese di questo pellegrinaggio papale ad Assisi – il 41esimo nella storia della Chiesa per un totale di 20 papi che hanno pregato sulla tomba di San Francesco - non si fermeranno alla tappa di San Damiano. Subito dopo, il Pontefice si incontrerà in vescovado con i poveri assistiti dalla Caritas nella stanza della ''spoliazione''. Qui - e' la prima volta che un Pontefice vi entra – San Francesco si spoglio' delle vesti davanti al vescovo dell'epoca rinunciando a qualunque bene di famiglia, nel segno della poverta' evangelica. Anche per questa seconda tappa l'attesa è grande perchè – stando a quanto anticipato dal vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino - “il Santo Padre, oltre a recitare il Pater Noster come fece San Francesco nel momento in cui si toglieva gli abiti, farà un annuncio importante su come la Chiesa oggi debba spogliarsi delle sue ricchezze superflue per abbracciare totalmente quella povertà tanto amata da San Francesco”. Due tappe cariche di significato che faranno da ideale battistrada al proseguimento del pellegrinaggio, con una visita nella vicina chiesa di Santa Maria Maggiore e, subito dopo, alla Basilica superiore di San Francesco, dove visiterà in forma privata la Cripta e pregherà sulla tomba di San Francesco. Alle 11, in piazza San Francesco, e' prevista la celebrazione della Messa (in diretta su RaiUno e TV 2000) seguita dalla tradizionale cerimonia di offerta dell'olio per la lampada votiva a San Francesco Patrono d'Italia. Alle 12,45 papa Bergoglio e' atteso al Centro di prima accoglienza della Caritas per pranzare con i poveri. Nel pomeriggio, visita all'Eremo delle Carceri e preghiera nella Cella di San Francesco. Alle 15, nella Cattedrale di San Rufino, incontro con i religiosi e i membri dei consigli pastorali della diocesi, e dopo visita alla Basilica di Santa Chiara con la preghiera silenziosa davanti al Crocifisso di San Damiano e il saluto alle monache di clausura. In seguito, sosta a Santa Maria degli Angeli per visitare la Porziuncola (la chiesetta dove morì San Francesco) e incontrare i giovani umbri con i quali dialogherà rispondendo a quattro domande.

Ultima tappa - prima della partenza in elicottero alla volta del Vaticano - nel Santuario di Rivotorto per una visita privata al ''Tugurio'', cioe' le prime due case dove San Francesco scrisse e sviluppo' la Regola e dove trovarono rifugio i suoi primi confratelli. E da domani, papa Bergoglio riprenderà l'opera di ricostruzione della Chiesa avendo sicuramente nel Poverello di Assisi la stella polare che lo guiderà per superare gli immancabili ostacoli che sarà chiamato ad affrontare dentro e fuori la Casa del Signore.

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