cronaca

Sicilia, continua l'emergenza sbarchi. Mille migranti nelle ultime 24 ore

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

È ormai un flusso inarrestabile. Gli sbarchi proseguono senza soluzione di continuità, seguendo rotte diverse dal tradizionale punto di approdo di Lampedusa. In mattinata erano già 633 gli immigrati soccorsi lungo le coste siciliane, dopo gli oltre 400 approdati ieri. Siamo a oltre mille arrivi nelle ultime 24 ore.


GLI SBARCHI - Il gruppo più consistente, 336 persone, tra cui 64 donne e un neonato, tutti sedicenti eritrei, viaggiava su un barcone intercettato al largo di Porto Empedocle dalle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza. Altri 233 profughi, compresi donne e bambini, sono stati invece soccorsi dalla nave «Foscari» della Marina Militare a 50 miglia da Lampedusa. Sono invece 110, dei quali 26 donne, 43 uomini e 41 minori, gli extracomunitari di probabile nazionalità siriana e pakistana rintracciati dopo lo sbarco avvenuto a mezzanotte nel porticciolo di Ognina, a Siracusa. I migranti sono ora ospitati nella struttura di prima accoglienza «Umberto I» sempre a Siracusa.


CALABRIA - Ancora tensione attorno a Isola Capo Rizzuto, davanti al centro richiedenti asilo (Cara). Decine di immigrati protestano contro la situazione organizzativa e di sovraffollamento della struttura. Hanno anche tentato di occupare la statale 106, adiacente al centro di accoglienza. C'è stato qualche momento di tensione ed è intervenuta la polizia, ma situazione è subito ritornata tranquilla. Al momento i migranti sostano davanti al Cara e la protesta sta provocando solo qualche lieve disagio alla circolazione stradale.


IL MINISTRO - Sempre a Isola Capo Rizzuto il Cie (Centro di identificazione ed espulsione) è stato chiuso circa una settimana fa per la rivolta dei migranti, dopo la morte di un marocchino, avvenuta comunque per cause naturali. Della situazione dei Cie ha parlato anche il ministro Cecile Kyenge in questi giorni in Calabria. «È importante -ha detto- aprire con il Viminale, che si occupa di queste situazioni, un fronte di discussione. Isola Capo Rizzuto non deve essere visto come un caso locale ma nazionale».(Corriere)

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