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La Assisi Nascosta origini romane e non solo

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

di Milena Gentili

Accanto alla tradizionale immagine di una Assisi medievale, legata alla figura di San Francesco, c'è quella di una Assisi nascosta , altrettanto interessante, che ha impegnato molto la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria nei suoi compiti di ricerca e salvaguardia trattandosi di Assisi Romana. Assisi era passata sotto la sfera di influenza romana a partire dal III secolo a.C. - per un trattato che la impegnava a fornire contingenti militari - nel 90 a.C. divenne municipio.

Una parte del territorio, dopo il 41 a.C. venne confiscato e assegnato alla vicina Spello. In questi anni la città diede i natali a Properzio, uno dei massimi poeti elegiaci del tempo, la cui casa doveva sull’attuale Chiesa di Santa Maria Maggiore al Vescovado (una ex domus ecclesia). Poco sopra da pochissimo è stato scoperto un importantissimo sito archeologico con un mosaico di grandissimo pregio. Accanto sta per nascere un sito museale che svelerà i tesori rinvenuti (Via Sant’Antonio).

Nella piazza principale troviamo il Tempio di Minerva la cui scalinata - ed effettivo piano abitativo del tempo- termina sotto la piazza. Tale piano è visitabile grazie al Foro Romano, che oltre che accogliere una bellissima raccolta di opere precedenti l’anno 1000 d.C. La collezione è in parte ospitata nella cripta di San Nicolò e si estende sulla superficie sotto la piazza, fino a giungere in una sala in cui è visibile il lastricato della zona meridionale dell'antico foro.

Con pochi reperti ma fondamentale come testimonianza dell’importanza strategica della città è l’Anfiteatro costruito nel I sec. a.C. Notevoli gli studi delle popolazioni successive ai romani, secondo la studiosa di archeologia medievale, Donatella Scortecci, la zona dell’anfiteatro divenne, luogo che ospitò le popolazioni barbare per diverso tempo (le prime invasioni si ebbero intorno al 545 d.C.). Secondo la studiosa tale luogo venne scelto come stanziale perché la struttura dell’anfiteatro era molto simile alle loro abituali costruzioni militari.

Per terminare anche le mura subirono numerosi maneggiamenti. Il perimetro attuale risale infatti all’epoca medievale, mentre le mura originarie, in buona parte distrutte -rimangono alcuni importanti reperti sull’arco di Porta Perlici- delimitavano la città con un andamento più ristretto rispetto a quello attuale.

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