fede

I francescani frati minori sono rappresentati da tre porporati elettori, si tratta di Claudio Hummes, già prefetto della congregazione per il clero, e in qualche modo all'inizio del Conclave 2005 ritenuto un'alternativa alla continuità Ratzinger e l'apertura Martini, Con lui lo spagnolo Carlos Amigo Vallejo, e sudafricano Wilfred Fox Napier che però non sembrano avere possibilità.

Un altro francescano, ma cappuccino, è l'americano Sean Patrick O'Malley, personaggio di rilievo nell'episcopato degli Stati Uniti, autore di una grande pulizia morale nella chiesa di Boston sconvolta nel decennio precedente dall'infamia della pedofilia.

Gli altri sono:
I gesuiti non hanno più un cardinale come Carlo Maria Martini. Ci sarà ancora Mario Jorge Bergoglio, che fu anche in lizza per il papato, e l'indonesiano Julius Riyadi Darmaatmadja, porporato poco noto ma che potrebbe essere un outsider.

Tra i domenicani c'è un papabile certo si tratta dell'autorevole e ratzingeriano Christoph Schoenborn, arcivescovo di Vienna, volto notissimo del Concistoro e della chiesa universale, suo confratello è il cardinale ceko Dominik Duka.

Julio Terrazas Sandoval, boliviano, è redentorista, lo sloveno Franc Rodè, ex prefetto della Congregazione degli istituti di vita consacrata, è un lazzarista (Congregazione della Missione), e soprattutto Marco Ouellet, attualmente alla guida della Congregazione dei vescovi e fra i favoriti per la successione di Benedetto XVI, è un sulpiziano, cioè appartiene alla compagnia dei sacerdoti di S. Sulpizio, altro candidato forte alla successione di Benedetto XVI.

Ci sono poi il cardinale Velasio del Paolis, ex presidente della Prefettura degli Affari economici della Santa Sede, scalabriniano, il cileno Francisco Javier Errazuriz Ossa fa parte dei padri di Schonstatt, mentre il patriarca dei maroniti libanesi, il cardinale Bechara Boutros Rai, è membro dell'Ordine maronita della Beata Vergine Maria.(Vatican Insider)