cultura

FRANCESCO e il CROCIFISSO di San Damiano

Redazione
Pubblicato il 30-11--0001

Il colloquio di Francesco con il Crocifi sso nella chiesa di San Damiano è uno degli eventi più noti della vita del Santo di Assisi.



Il colloquio di Francesco con il Crocifisso nella chiesa di San Damiano è uno degli eventi più noti della vita del Santo di Assisi. Francesco ne tace nei suoi scritti, è vero; ma è altrettanto vero che egli ha taciuto su tant'altri eventi della sua vita e nello stesso Testamento, nel quale pure ripercorre le tappe determinanti della propria esistenza, egli usa un criterio selettivo.
Progressivamente, però, nel corso del Duecento, i diversi biografi assegneranno a quell'esperienza interiore vissuta dal Santo nella chiesetta fuori di Assisi un ruolo sempre crescente, la cui incidenza è stata poi variamente valutata dai biografi moderni. “Dinanzi a questo Crocifisso – scrisse Johannes Joergensen –, Francesco era solito venire a pregare, e fu appunto qualche tempo dopo la sua visita ai lebbrosi, che il giovane, un giorno, venne a inginocchiarsi dinanzi all'immagine del Crocifisso. Dal momento che aveva incominciato a crocifiggere il suo ‘Io', la crocifissione era divenuta l'oggetto favorito dei suoi pensieri”.
Don Felice Accrocca, da decenni impegnato nello studio delle fonti francescane, si è proposto di chiarire quale parte ha avuto la Croce di Cristo nell'esperienza religiosa di Francesco e di definire la realtà effettiva di quell'incontro e il contesto esistenziale che Francesco, allora, si trovava a vivere.
In questo volume “Ti indicherò il cammino. Francesco e il Crocifisso di San Damiano”, ed. Porziuncola, l'autore riunisce due studi pubblicati in passato su riviste scientifiche (il primo, e più ampio dei due, tradotto anche in lingua spagnola), presentati ora in una veste più agile: le note a piè di pagina sono state ridotte all'essenziale, i brani in latino sono stati tradotti in italiano: mentre coloro che lo desiderano potranno sempre attingere alla loro primigenia redazione, i non specialisti saranno così facilitati nella lettura.
L'autore, infatti, persegue ora un'altra finalità, proponendosi di presentare – ai consacrati francescani (frati, monache, suore), ai membri dell'Ordine Francescano Secolare, ai giovani, agli educatori dei giovani e dei ragazzi, a tutti coloro che amano Francesco – un approccio, un metodo che mira ad unire alle risposte della fede le esigenze della ragione.
Il volume è dedicato a tutti i Francescani, uomini e donne, con cui don Felice è entrato in relazione negli incontri e nei corsi di formazione tenuti in Italia e all'estero, con l'auspicio che tutti insieme s'impari a comprendere «il dolore degli umili», per condividere la «speranza d'amore di Cristo crocifisso».
Roberto Pacilio

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