FRANCESCO e il CROCIFISSO di San Damiano
Il colloquio di Francesco con il Crocifi sso nella chiesa di San Damiano è uno degli eventi più noti della vita del Santo di Assisi.
Il colloquio di Francesco con il Crocifisso nella chiesa di San Damiano è
uno degli eventi più noti della vita del
Santo di Assisi. Francesco ne tace nei
suoi scritti, è vero; ma è altrettanto vero
che egli ha taciuto su tant'altri eventi
della sua vita e nello stesso Testamento,
nel quale pure ripercorre le tappe determinanti
della propria esistenza, egli usa
un criterio selettivo.
Progressivamente, però, nel corso del
Duecento, i diversi biografi assegneranno
a quell'esperienza interiore vissuta
dal Santo nella chiesetta fuori di Assisi
un ruolo sempre crescente, la cui incidenza
è stata poi variamente valutata
dai biografi moderni. “Dinanzi a questo
Crocifisso – scrisse Johannes Joergensen
–, Francesco era solito venire a pregare, e fu
appunto qualche tempo dopo la sua visita
ai lebbrosi, che il giovane, un giorno, venne
a inginocchiarsi dinanzi all'immagine del
Crocifisso. Dal momento che aveva incominciato
a crocifiggere il suo ‘Io', la crocifissione
era divenuta l'oggetto favorito dei suoi
pensieri”.
Don Felice Accrocca, da decenni impegnato
nello studio delle fonti francescane,
si è proposto di chiarire quale parte
ha avuto la Croce di Cristo nell'esperienza
religiosa di Francesco e di definire la realtà effettiva di quell'incontro
e il contesto esistenziale che Francesco,
allora, si trovava a vivere.
In questo volume “Ti indicherò il cammino.
Francesco e il Crocifisso di San Damiano”,
ed. Porziuncola, l'autore riunisce
due studi pubblicati in passato su riviste
scientifiche (il primo, e più ampio dei
due, tradotto anche in lingua spagnola),
presentati ora in una veste più agile: le
note a piè di pagina sono state ridotte
all'essenziale, i brani in latino sono
stati tradotti in italiano: mentre coloro
che lo desiderano potranno sempre attingere
alla loro primigenia redazione,
i non specialisti saranno così facilitati
nella lettura.
L'autore, infatti, persegue ora un'altra
finalità, proponendosi di presentare – ai
consacrati francescani (frati, monache,
suore), ai membri dell'Ordine Francescano
Secolare, ai giovani, agli educatori
dei giovani e dei ragazzi, a tutti
coloro che amano Francesco – un approccio,
un metodo che mira ad unire
alle risposte della fede le esigenze della
ragione.
Il volume è dedicato a tutti i Francescani,
uomini e donne, con cui don Felice
è entrato in relazione negli incontri e
nei corsi di formazione tenuti in Italia
e all'estero, con l'auspicio che tutti insieme
s'impari a comprendere «il dolore
degli umili», per condividere la «speranza
d'amore di Cristo crocifisso».
Roberto Pacilio
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