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Editoria/Libro del giorno Nella Comunione dei Santi di Luca Lucchini

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001



La prefazione di Luigi Borriello, ocd docente all'Angelicum e al Teresianum
In questo suo lavoro Luca Lucchini presenta, anche con una novità tipografica, una Sinossi a colori per facilitare il lettore nella individuazione delle somiglianze tra alcuni scritti di santa Gemma Galgani e di san Pio da Pietrelcina, sinossi che l'Autore ha curato con attenzione e amore e con l'intento di analizzare la vita e gli scritti di due santi per la prima volta così sistematicamente messi a confronto. Lo scopo che l'Autore si è pre?sso è chiaro: �In esso ho voluto principalmente far conoscere quella che è stata la mia scoperta iniziale, e cioè l'importante fenomeno di identi?cazione di san Pio da Pietrelcina con santa Gemma Galgani, emersa dall'approfondimento degli scritti dei due santi�.


Sorprende, nel leggere questa sinossi di brani di opere di Gemma e di Padre Pio, ove risulta una somiglianza talmente forte che fa pensare subito al plagio.


Il fenomeno in s� problematico può essere interpretato in vari modi. Ad esempio, padre Giandomenico Mucci vede in questa identi?cazione tra i due santi �un plagio oggettivo sul piano storico letterario� e scrive: �Se [Padre Pio] ha scelto santa Gemma, ci sembra chiaro che egli si sia voluto identi?care con un preciso modello di santità, in sintonia col suo, e seguito da una semplicità espressiva che egli sente mancare in questa fase oscura della vita... A livello critico, sono comprensibili stupore e perplessità.


Ma, alla ?n ?ne, il fatto della copia di poche lettere rientra nei realistici con?ni dell'umanità dei santi�.
Dal canto suo, padre F.-M. L�thel dà un'altra interpretazione del fenomeno e si esprime in questi termini: �La scoperta di queste relazioni tra i santi è fonte di luce, e ci fa capire come in fondo hanno tutto in comune nel'amore di Cristo: il tesoro dell'uno appartiene all'altro, e così i testi di Gemma diventano i testi di Padre Pio! Certo, il rapporto di Padre Pio con Gemma, che giunge ?no all'identi?cazione, è un caso estremo.. Ciò è quanto il P�guy chiamava “la rappresentazione mistica di un santo in un santo, di un santo in Gesù”�.


Occorre ricordare che nella storia della spiritualità gli esempi di questo genere sono innumerevoli e l'autore stesso lo ribadisce: �Molti infatti sono i santi che Dio ha unito nella medesima ascesi nelle vie dello spirito e che tra di loro si sono imitati e superati nell'esercizio delle virtù, riconoscendo nel piano di Dio uguaglianza di stile e di doni mistici in un'unica “vocazione” alla santità�. Ora, proprio in questi ultimi anni, la teologia spirituale sta assistendo ad una svolta fondamentale nella sua ricerca, perch� mai come prima indulge a prendere in considerazione in analisi comparata l'esperienza sempre uguale e sempre diversa dei santi. Gli “stili di santità” si richiamano e si incontrano proprio nella mistica comunione dei santi, che dà appunto il titolo al presente libro; comunione, a nostro avviso, che regge questa “identi?cazione” e ne spiega la modalità.


Non c'è da meravigliarsi, dunque, se negli scritti di Padre Pio si ritrovino pagine intere, copiate e fatte proprie, di Francesco d'Assisi, di Teresa d'Avila, di Giovanni della Croce, di Veronica Giuliani, clarissa cappuccina tra l'altro e, in maniera più evidente, di Gemma Galgani. In modo indiretto il Santo di Pietrelcina vive e insegna così a vivere la dottrina dei santi sopra citati, di cui si nutre.


E da sottolineare, inoltre, che nella comunione dei santi, l'esperienza dell'uno e dell'altro, pur rimanendo personalissima, attinge all'unica fonte che è Dio, immutabile in se stesso. Per sostenere questa tesi si può ricorrere al testo paolino di 1 Cor 12, 12-31, dove l'Apostolo sottolinea la diversità e la complementarità, che, in virtù del dono dello Spirito, intercorrono tra le membra dell'unico Corpo mistico di Cristo che è la Chiesa. Difatti la Chiesa è un organismo vivo, animato dallo Spirito Santo, che uni?ca realmente i battezzati con Cristo, pur lasciando a ciascuno la propria identità. E. Mersch, ricollegandosi alla prospettiva del


Christus totus, parla di Chiesa come di un Corpo di cui Cristo è il Capo (Col 1, 13), comunità di credenti costituita da varie membra e diverse funzioni sociali, unita più che da vincoli interni e da ?nalità comuni, dall'unica origine che è il Cristo, ed è in modo misterioso vivificata dal suo Spirito.


Convinti di questa unione-unità prima di tutto dei credenti con Cristo e quindi tra le membra del Corpo Mistico e richiamando alla memoria lo stretto legame esistente tra la vite e i tralci di cui parla Giovanni (1 S, 1-5), si può parlare di una vera e propria unità nella diversità, di una mistica comunione nella complementarità, proprio come afferma la Mystici Corporis: �Tutti i doni, le virtù e i carismi che si trovano eminentemente, abbondantemente ed efficacemente nel Capo derivano in tutti i membri della Chiesa e in essi si perfezionano di giorno in giorno secondo il posto di ciascuno nel Corpo mistico di Gesù Cristo� (n. 78).


Non c'è dunque da stupirsi di fronte a simile fenomeno, ma solo considerare un fatto molto ricorrente la somiglianza tra testi di Autori diversi, somiglianza che rivela la comune adesione all'unico Signore, quindi l'umanità dei santi, e più ancora, la misteriosa comunione che li tiene uniti tra loro come grappoli di uva all'unica vite da cui attingono linfa vitale.


Nella comunione dei Santi - Santa Gemma Galgani, San Pio da Pietralcina.
Autore Luca Lucchini
Libreria Editrice Vaticana, pagg. 212, costo 23�.
L'autore ha scritto questo libro senza scopo di lucro. Perciò il ricavato dell'opera sarà devoluto a favore della "Congregazione Missionaria Sorelle di Santa Gemma" di Camigliano (LU)

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