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Gambetti: in sintonia con Papa Francesco su economia, solidarietà e ambiente

Mauro Gambetti
Pubblicato il 15-05-2019

Questo tema ci fa avere uno sguardo sul mondo diverso, proprio perché lo guardiamo dal punto di vista del povero

«L’incontro sull’economia, voluto da Papa Francesco, che si terrà il prossimo marzo ad Assisi è una delle cose più belle che potesse sgorgare dal cuore del Santo Padre. Sono grato al Prof. Luigino Bruni e a Mons. Domenico Sorrentino, il nostro vescovo, che ringrazio particolarmente perché ci ha tenuto molto che noi fossimo qui in rappresentanza delle famiglie francescane» - ha dichiarato il Custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti.

«Un grazie a Papa Francesco perché credo che abbia afferrato un moto dello spirito, sono tantissime le persone che hanno a cuore questo argomento. Questo è un tema che riguarda non solo noi cristiani, in tutte le varie sfumature, ma tutti. Sono tante le cose che cerchiamo di fare per affrontare la questione, ma c’era bisogno di uno scatto ulteriore, la consapevolezza c’era, ma serviva qualcuno che accendesse una scintilla in grado di coagulare le idee attorno a San Francesco, ci è riuscito Papa Bergoglio.


Sto ricevendo – continua padre Gambetti - molte chiamate da parte di giovani e imprenditori che mi chiedono cosa potrebbero fare per aiutare e collaborare. Noi stiamo già operando sui temi della solidarietà e la fratellanza.  Il 10 giugno ci sarà Con il cuore” un grande evento di solidarietà, in diretta su Rai 1 e condotto da Carlo Conti, con la presenza di grandi artisti italiani. A settembre organizzeremo un altro evento “Il Cortile di Francesco” con focus sull’economia con importanti economisti e personalità internazionali.

In particolare sintonia con i temi che verranno approfonditi a marzo del 2020, abbiamo organizzato un secondo evento sull’economia rivolto ai giovani in collaborazione con diverse Università italiane e all’Istituto Teologico di Assisi, chiamato “economia integrale”.  L’evento è sostanzialmente un’offerta di approfondimento per i giovani sui vari modelli economici, con un appello ben preciso: mettersi insieme, condividere e far emergere la loro idea di economia, l’economia del futuro. Questa iniziativa, oltre che con l’Istituto Teologico di Assisi, è stata portata avanti con il mondo laico come per esempio con la Federico II di Napoli, l’Alma Mater di Bologna, il Politecnico di Milano e la Luiss di Roma.


Si sentiva il bisogno di una iniziativa di tale portata e sono molto grato al Papa per questo.
Ma cosa c’entriamo noi francescani? Quando sono entrato in convento, ho lasciato tutti i miei beni per vocazione, compresa l’azienda di famiglia che produce attrezzature agricole. Questa esperienza mi ha aperto il cammino della povertà di beni materiali, ma il cammino più importante è quello della povertà di cuore, una povertà immateriale, che ha il suo snodo fondamentale nella povertà di sé e cioè nel rinnegamento di sé. Quest’ultimo punto è fondamentale custodirlo, forse in questo potremmo essere un punto di aiuto per questo evento. Dopo secoli abbiamo capito che possiamo vivere la povertà di cuore insieme alle altre famiglie francescane»



«Questo tema ci fa avere uno sguardo sul mondo diverso, proprio perché lo guardiamo dal punto di vista del povero. Questo sguardo è come un grande portale che consente di accedere alla fraternità, alla comunione, nella quale viene valorizzato ogni singolo individuo, ognuno ha un proprio posto. Tutti hanno il dovere, e non solo il diritto, di portare il proprio contributo. Dove c’è questa comunione vi è la felicità. Solo così si può intendere il senso della ricchezza, che è fondamentale per crescere, ma non si deve perdere il punto di vista del povero. La ricchezza è giusta fino a quando arricchisce più persone possibili e non è fine a se stessa. Sono convinto che da questo evento possano nascere tante idee nuove per il mondo interno».


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