Arte Francescana/Due capolavori e un enigma Caravaggio
Ambiguità e mistero appartengono tanto alla vita quanto all'opera di Michelangelo Merisi. Celebre con il
nome di Caravaggio, il sommo pittore rinascimentale che del gioco di luci e ombre ha fatto la propria cifra
stilistica, ha regalato all'umanità capolavori indiscussi, ma è stato anche protagonista di foschi episodi come
l'omicidio di un capobanda a Roma. Una vita dunque tanto geniale quanto controversa che si riflette nella
mostra intitolata Caravaggio? L'enigma dei due San Francesco a cura del barlettano Ruggero Dimiccoli. Il
riferimento è ovviamente alle due tele San Francesco in meditazione, di proprietà del ministero dell'Interno,
conservate entrambe a Roma, una nella chiesa dell'Immacolata Concezione in via Veneto, l'altra alla Galleria
nazionale di Arte antica di Palazzo Barberini: restaurate di recente e assolutamente identiche ad un primo
sguardo, le due tavole su olio sono al centro di un acceso dibattito tra critici d'arte e autorevoli studiosi circa
l'autenticità dell'una o dell'altra.
La coppia di dipinti sarà in mostra a Lecce, a luglio, nella chiesa di San Francesco della Scarpa, in occasione
del quarto centenario della morte di Caravaggio. «L'esposizione - anticipa Ruggero Dimiccoli - ha l'ambizione
di coinvolgere ed appassionare il visitatore nel sempre dibattuto tema delle copie dei dipinti del Merisi. Io
stesso, incuriosito, ho chiesto a diversi esperti come si potesse determinare con certezza - nel caso di dipinti
gemelli o addirittura plurimi - quale fosse l'originale e quale la copia, e le risposte che ho via via ricevuto sono
state spesso discordanti. Di qui l'interrogativo: come si fa a capire? I due San Francesco in meditazione sono
così diventati un lussuoso pretesto per la domanda che la mostra ponee si pone: quale è in definitiva
l'attendibilità degli strumenti a disposizione della scienza per l'attribuzione dell'autenticità di un'opera?».
L'enigma dei due San Francesco è dunque un'esposizione didattica. «Spiegheremo la delicata ricostruzione
dell'originalità in un'opera attraverso una serie di supporti: accanto ai dipinti, ci saranno le videointerviste ai
restauratori, i risultati delle radiografie eseguite su entrambi, la proiezione della fiction Rai su Caravaggio con
Alessio Boni».
La questione dei doppi, del resto, connota l'intera produzione artistica di Caravaggio. Come scrive Giovanni
Morelli, nelle note del catalogo, del Ragazzo morso da un ramarro, l'originale si trova alla Fondazione Longhi
di Firenze, mentre la seconda versione, attribuita ad un allievo, è conservata alla National Gallery di Londra.
O la C ena di Emmaus, con l'originale custodito nello stesso museo londinese, mentre una copia è alla
Pinacoteca di Brera, oppure ancora L'incoronazione di spine, le cui versioni sono tre, custodite a Prato,
Vienna e Genova, tutte attribuite a Caravaggio, fino al caso incredibile delle sette copie del San Francesco in
meditazione che lo stesso Dimiccoli ha visto in mostra a Dusseldorf. La spiegazione riguardo i doppi per il
curatore è quasi banale: Caravaggio aveva bisogno di soldi; era un "mercenario" di lusso. Meno semplice è la
questione per critici ed esperti visto che la differenza tra i valori assicurativi delle due opere viene stimata in
quasi 50 milioni di euro. La mostra a Lecce, organizzata dalla Provincia, sarà arricchita da un omaggio al
nostro territorio: Antonio Cassiano, direttore del museo Castromediano curerà una sezione di circa venti
opere di scuola caravaggesca salentina, provenienti da musei e chiese.
Dopo la tappa pugliese, L'enigma dei due San Francesco proseguirà per Verona e Milano; in ottobre sarà
all'ambasciata d'Italia a Washington per le celebrazioni del Columbus Day.
(fonte Repubblica)
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