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Grazie e miracoli per sua intercessione Frate Pacifico in 'corsa' verso la sanità?

Gelsomino Del Guercio Ansa - Osservatore Romano
Pubblicato il 30-11--0001

A lui si riconducono importanti guarigioni. L'ultimo caso è della signora Rosetta Funaro

Per la sua intercessione si racconta che siano avvenute grazie e guarigioni. La strada verso la santità non è certo una chimera per frate Pacifico, che a Caiazzo, in provincia di Caserta, suo comune d'origine, è ben noto per la sua vita incredibilmente virtuosa. E non solo.

Il portale caserta24ore.altervista.org racconta di un nuovo episodio di guarigione legato all'intercessione del frate, morto nel 1881 a Napoli a soli 28 anni. 



GRAVE EMORRAGIA INTERNA

La signora Rosetta Funaro di Caserta, chiedendo aiuto a Fra' Pacifico, è sopravvissuta ad una forte emorragia durante un’operazione al cuore. «La signora Rosetta - spiega don Antonio, parroco della cattedrale caiatina al quotidiano on line casertano - è venuta a Caiazzo il mese scorso ed ha portato sulla tomba del frate un cuore d’oro. Mi ha spiegato che nel mese di ottobre è stata operata al cuore due volte all’ospedale civile di Caserta, a causa di una forte emorragia interna e si è salvata grazie alla protezione di fra Pacifico, cui si era raccomandata. Certa del suo aiuto straordinario è venuta a Caiazzo, sulla sua tomba, per ringraziarlo e per donargli un cuore d’oro. 



GLI EX VOTO

Dal 1986 ad oggi, da quando cioè è sepolto nella cappella del Sacramento della cattedrale, ha ricevuto in dono altri ex voti raffiguranti una mano, un braccio, dei polmoni e quattro cuori. «Per suo mezzo – ricorda il canonico Raffaele Pica nell’orazione funebre – si ottennero disperate guarigioni, celebri conversioni, grazie e favori d’anima e di corpo». Anche oggi, nella cappella del Sacramento della cattedrale di Caiazzo è possibile vedere ex voto in un quadro.



FRATE QUESTUANTE

Fra' Pacifico, prima di diventare frate, si chiamava Francesco Di Giglio: era nato a Caiazzo il 28 dicembre 1853 da umili contadini e contadino era stato lui stesso nella sua infanzia. Era semianalfabeta, affascinava chiunque dialogasse con lui, a prescindere dal ceto sociale. 

Diventò frate francescano nel giugno 1877, a 23 anni, presso l’ospizio dell’Avvocata a Napoli e prese il nome di frate Pacifico. Qui, i superiori gli diedero l’incarico di questuante: avrebbe dovuto effettuare la questua del pane per il sostentamento dei frati e dei collegiali. Nel 1871 questi ultimi furono trasferiti a Villa Marino a Napoli e frate Pacifico li accompagnò per continuare il suo servizio di frate cercatore. Percorreva le strade di Napoli per raccogliere il pane e al termine della sua faticosa giornata di questuante, la sera diventava inserviente in cucina e si dedicava all’adorazione eucaristica.



LA PROFEZIA E LA MADONNA DEL BUON CONSIGLIO

Aveva una forte devozione all’Eucarestia e alla Madonna del Buon Consiglio. Ma ancora molto giovane si ammalò di tisi e fu tormentato da forti febbri e dall’emottisi. Morì il 27 aprile 1881, a 28 anni, lo stesso giorno della festa della Madonna del Buon Consiglio come lui stesso aveva predetto.



STORICO FUNERALE

Il funerale è rimasto nella storia. La bara sfilò sotto una pioggia di fiori, mentre la voce del popolo diceva:”E’ morto un santo!” . Poi l’umile frate fu sepolto a Miano nella cappella di famiglia di Giovanni Vastarelli, e solo cinque anni dopo, il 29 dicembre 1986, i suoi resti mortali furono traslati nella Cappella del SS Sacramento della cattedrale di Caiazzo dove si trovano ancora oggi.



L'OFS DI CAIAZZO

Oggi a Caiazzo (Ce) in memoria di Frate Pacifico è nato l’Ordine Francescano Secolare, di cui è assistente spirituale Don Antonio Chichierchia, parroco della cattedrale di Caiazzo dal 1965. Ministra della fraternità o.f.s, invece è Angela Caputo.

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