Fonti ucraine: Blindati russi sono entrati a Lugansk
Dopo il bombardamento di ieri a Donetsk che ha sfiorato un asilo nido da parte dell'esercito ucraino deciso a scacciare i secessionisti, una colonna di mezzi blindati russi, compresi carri armati, è arrivata a Lugansk in aiuto ai ribelli filorussi: lo sostengono fonti militari e giornalistiche ucraine, ma Leonid Matiukhin, portavoce dell'operazione 'anti terrorismo' nell'est dell'Ucraina, ha detto che per ora il comando non può confermare nè smentire.
A dare la notizia, su Facebook, è stato un noto esperto militare ucraino, Dmitri Timciuk: "Purtroppo si conferma il fatto che oggi in aiuto ai militanti locali è giunta una colonna di mezzi militari. Una parte è arrivata dalla Russia precedentemente, l'altra oggi". Complessivamente, secondo la stessa fonte, sono arrivate decine di blindati, di cui 40 pesanti, e una parte è entrata in città.
La giornalista ucraina Anastasia Stanko, citata dal sito 112.ua, conferma la notizia riferendo di 150 mezzi blindati, tra cui carri armati, sistemi grad e 1200 militari in uniforme militare russa ma senza distintivi.
Secondo il medesimo sito, anche Igor Voroncenko, comandante dell'operazione militare nella regione di Lugansk, sostiene che è arrivata una colonna mezzi militari russi: "Tre giorni fa una colonna di mezzi militari russi è entrata in territorio ucraino, si tratta di circa 1100 uomini, presumibilmente militari russi, e di 150 mezzi blindati, tra cui carri armati, nonchè sistemi grad". Vorocenko precisa anche che una parte della colonna si trova in via '30/mo della Vittoria'.
Da questa mattina l'acqua è tornata a scorrere dai rubinetti delle case di Donetsk, nell'est dell'Ucraina. Ma ancora stamattina in questa città di un milione di abitanti, roccaforte dei filorussi e da giorni bersaglio dell'offensiva dei soldati ucraini, sono state registrate sporadiche eplosioni. Ieri la città è stata teatro di violenti bombardamenti.
Gli scontri tra Makiivka e Yasinuvata, due cittadine vicine a Donetsk, avevano danneggiato una linea elettrica che alimentava la centrale idrica e di bonifica delle acque. Secondo le nazioni unite, da metà aprile al 10 agosto in Ucraina sono morti a causa degli scontri tra autorità di Kiev e filorussi più di 2.000 civili, mentre circa 5.000 Sono rimasti feriti.
Sul fronte politico da registrare la visita della cancelliera tedesca, Angela Merkel, il 23 agosto a Kiev, dove incontrerà il presidente Petro Poroshenko per la prima volta dall’inizio della crisi e il premier Arseni Iatseniuk: in agenda "l’attuale situazione ucraina e l’atteggiamento da tenere nei confronti della Russia. Inoltre si parlerà delle possibilità concrete di sostenere l’Ucraina". Il 30 Poroshenko volerà poi a Bruxelles, su invito del presidente del consiglio europeo Herman Van Rompuy e del presidente della Commissione Ue José Manuel Barroso. Il Cremlino ha annunciato che Putin avrà alcuni bilaterali ma non ha voluto precisare se ne è previsto uno con Poroshenko, come appare probabile. Dovrebbe avvenire il 26 agosto a Minsk, capitale bielorussa, in occasione della riunione dei capi dell'Unione Doganale (Russia, Bielorussia e Kazakhstan), la cosiddetta anti-Ue voluta da Putin e forse la vera origine di tutto il disastro ucraino. Proprio la decisione di Kiev di non aderirvi e di orientarsi verso l'Europa scatenò in ottobre le ritorsioni russe, le proteste di piazza, fino alla rivoluzione di febbraio. (Repubblica)
Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.
Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA