editoriale

EDITORIALE: PONTI DI PACE, GESTI DI INCONTRO

Enzo Fortunato
Pubblicato il 30-11--0001

n tempi di guerra e relazioni internazionali difficili l'apripista non poteva che essere il Santo Umbro che Bergoglio definisce suo protettore celeste.

Per il nostro 'buongiorno francescano' propongo ai lettori la notizia delle reliquie di San Francesco che hanno ragiunto Mosca per essere donate al Patriarca Kirill. Ebbi modo di scrivere al omento dell'incontro tra Papa Francesco e il Patriarca che Cuba, da isola, diventava Ponte. Oggi Francesco diventa Ponte - lo è sempre stato - tra Roma e Mosca.

In tempi di guerra e relazioni internazionali difficili l'apripista non poteva che essere il Santo Umbro che Bergoglio definisce suo protettore celeste. Chissà, quelle reliquie di Francesco, quali pensieri di pace stanno facendo emergere nel cuore di Mosca. E' questo l'interrogativo che vorrei lanciare oggi a ognuno di noi. Quali pensieri di pace francesco suggerisce alla nostra vita per farli divenire gesti?

Oggi per me, tra le tante notizie, quella di questo dono di Francesco a Kirill che abbiamo avuto la gioia di incontrare non mi meraviglia ma mi fa comprendere sempre più quanto sia importante l'unità della Chiesa che parte dall'unità con le persone che sci sono accanto.

Esse diventano la cartina tornasole di come noi teniamo all'unità della Chiesa.

Ancora una volta Francesco ci sorprende.

Ripropongo le parole del Francescano Dozzi che proprio stasera sarà a Ravenna e parlerà di Francesco "Tra muri e ponti":  l'uomo che ha sempre superato i muri e creato ponti per avvicinare i diversi. La stessa cosa che sta facendo papa Francesco oggi.

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