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Il Sannio omaggia padre Isaia, il frate che amava il Santissimo Sacramento

Gelsomino Del Guercio Web
Pubblicato il 10-02-2018

Il Sannio in festa per il suo Servo di Dio. E' il frate Padre Isaia Columbro da Foglianise (1908-2004). Domenica 11 febbraio 2018 ricorre il 110° anniversario della nascita del frate e la sua memoria sarà ricordata presso la Basilica-Santuario “SS. Annunziata e S. Antonio” a Vitulano sabato 10 febbraio e di domenica 11 febbraio con un nutrito programma di celebrazioni.

 

Lo rende noto la diocesi di Benevento. «La sua vita e le sue opere sono un monito di grande attualità che sollecita le Istituzioni, i fedeli, l'intera società all'accoglienza, all'integrazione, alla generosità», dice Erasmo Mortaruolo, consigliere regionale e Vicepresidente della Commissione Agricoltura della Campania. 

 

Esemplare e amato da tutti!

 

«Il suo spessore spirituale - prosegue Mortaruolo su Il Quaderno - e la sua profonda semplicità saranno universalmente riconosciute. Virtù che hanno fatto di lui un frate esemplare amato da tutti, una figura luminosa da proporre come testimonianza di vita dedita al prossimo e ai valori veri che sono propri di chi ha vissuto una vita autentica segnata dalla presenza viva, sofferta, operosa, sincera nel segno dell'apostolato. È stato infatti definito a furore popolare come il frate dell'accoglienza. E fu proprio San Pio da Pietrelcina a indirizzarlo su questa strada nel 1953».

 

Ad 11 anni nel collegio serafico

 

Frate Isaia inizia il suo cammino vocazionale appena undicenne nel collegio serafico della contrada Arco di Vitulano ed appartiene al primo gruppo di fratini, future speranze della nuova Provincia francescana del Sannio e dell’Irpinia eretta nel 1911.

 

Poi si trasferisce a Paduli per gli studi ginnasiali. Seguace del Poverello d’Assisi ne imita le virtù della umiltà e della semplicità, novello sacerdote entusiasta promette di essere tutto di Dio e di voler portare tutti gli uomini a Dio offrendo ad essi la letizia francescana. Il 25 luglio 1931 nella Basilica della Madonna delle Grazie in Benevento viene ordinato sacerdote dalle mani del cardinale Adeodato Piazza, arcivescovo di Benevento, come si legge su Santi e Beati.

 

Una speciale devozione

 

Frate Isaia aveva una speciale devozione per il SS. Sacramento dell’altare e per la celebrazione della messa attenta e composta mai lunga. Nelle omelie la sua parola era semplice e salutare. Si avvertiva il calore, quasi lo sdegno, quando sottolineava un vizio o un peccato o quando metteva in guardia i fedeli contro i pericoli del tempo presente.

 

Un lungo cammino quotidiano

 

Le sue conclusioni erano sempre un appello accorato alla mediazione della Madre di Dio. Il suo amore al precetto domenicale della messa non lo vide indietreggiare nei lunghi anni della guerra, quando mancando le strade ed i messi di trasporto, si portava dal convento della Valle alla contrada S. Stefano, un viaggio di oltre 10 Km passando per la montagna per non far mancare a quella contrada la messa festiva.

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