Papa Francesco e San Francesco si incontrano..può bastare per una vita intera - Editoriale padre Enzo
Sarà un momento che scuoterà la storia, sarà un incontro storico
Il colore della spiritualità francescana che vorrei far brillare è quello dell’incontro. Mancano infatti pochi giorni alla visita ad Assisi del pontefice argentino venuto dalla “fine del mondo”. Il primo dopo 800 anni a prendere con audacia e coraggio il nome di Francesco, dopo 264 papi dalla storia della Chiesa e dopo 121 dalla nascita del Poverello d’Assisi.
I media di tutto il mondo sono sintonizzati, pronti a registrare il minimo movimento, quasi come sismografi, perché sarà un momento che scuoterà la storia, sarà un incontro storico.
Ma non è solo un incontro destinato agli archivi e a essere ricordato per sempre ma si tratta anche di un incontro povero. Il poverello d’Assisi incontra il poverello di Buenos Aires: due uomini che hanno messo al centro del loro cammino la bussola dell’essenzialità. Non è pauperismo, il papa ha usato anche il tablet e lo ha usato per inviare una preghiera a Francesco d’Assisi: era il 2 maggio alle 11.40 “Oh Francesco d’Assisi, intercedi per la pace dei nostri cuori”.
Sarà un incontro anche fraterno. Forse non sapremo mai cosa si diranno i due protagonisti di questo momento nella cripta. Mi viene in mente un’affermazione del Cardinal John Henry Newman“Coradcorloquitur” il cuore parla al cuore. Sarà un momento così intimo che amo codificarlo solamente con l’immagine del cuore.
Forse Papa Francesco gli confiderà le sue preoccupazioni, gli porterà i suoi poveri, gli dirà le difficoltà che incontra, gli dirà forse “vorrei la chiesa come l’hai immaginata tu, come l’hai vissuta tu, come l’hai comunicata tu”. E il Santo di Assisigli parlerà nell’intimo del suo cuore attraverso quell’emozione che solo i Santi e gli uomini di buona volontà sanno sperimentare. Inizierebbe con“Oh Signor Papa”, così San Francesco lo chiamava e lo chiamerebbe. “E’ la chiesa degli ultimi che mi interessa, è la chiesa della fratenità che mi affascina, è la chiesa che chiama tutti e tutto Fratello e Sorella, come l’ho immaginata nel Cantico delle Creature”
Infine, sarà un incontro orante. Si pregherà e si accenderà la Lampada che illumina le notti buie dell’uomo. E questo ci sarà dato sapere, perché sarà una preghiera pubblica, che punterà sul Padre Nostro, quel Padre Nostro che diventa la rivoluzione ecclesiale, sociale e politica.
Concludo sapendo che l’incontro con Francesco porterà ad una consapevolezza nuova: “Voi continuate a costruire cattedrali e basiliche che hanno dei portali di bronzo, quasi sempre chiusi, e si entra lateralmente, invece dovrebbe esserci una soglia aperta perché i venti dello spirito escano nella società e la società anche nel suo grido, persino con le sue bestemmie entri nel tempio.”
La loro opera, quella dell’assisiate prima e dell’argentino ora, coinvolgono i temi capitali dell’esistenza e della storia. Voglio terminare con Erri De Luca “Ti può bastare per una vita intera, un attimo, un incontro”
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