interviste

Intervista a Domenico Metelli

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Da dove deriva il rapporto tra lei ed il Sacro Convento?

Il rapporto con il Sacro Convento è nato del tutto casualmente e si è sviluppato nella maniera più naturale e fraterna possibile. Ero ad una delle tante feste che il Convento organizza e lì ho avuto la fortuna di incontrare e conoscere p.Vincenzo Coli e p.Enzo Fortunato, devo ammettere che c'è stato un vero e proprio colpo di fulmine. Ho subito pensato che fossero uomini dalla forte personalità, ho subito apprezzato il loro essere normali, una normalità che ci ha portato ben presto a diventare grandi amici. Da lì si è sviluppato un intenso rapporto, una stima reciproca che cresce negli anni. La sensazione che provo ancora oggi è quella di conoscere da sempre p. Enzo, p. Coli ed ora anche il nuovo Custode, p. Giuseppe Piemontese. Ci portiamo grande rispetto e condividiamo la logica dei valori francescani. Il lavoro che svolgo mi regala la possibilità di incontrare persone carismatiche, Papa Giovanni Paolo II, Papa Benedetto XVI, Carlo Azeglio Ciampi, tutti incontri che ovviamente mi hanno fatto onore. Credo fortemente però che quello con padre Vincenzo Coli è stato per me l'incontro più emozionante.

Quest'anno è nata la San Francesco Scarl, un protocollo di intesa che si impegna a sostenere le opere di comunicazione evangelica del Sacro Convento…

L'idea di questa società, formata da Colabeton S.p.A., Calcestruzzi S.p.A., Edilcalce Viola S.p.A., Ediltevere S.p.A e Luigi Metelli S.p.A nasce per far fronte ad una delle più importanti commesse arrivate in Umbria negli ultimi anni, per la realizzazione di un grande cantiere, il Cantiere Quadrilatero. Da sé è venuta l'idea di chiamare questa nuova società San Francesco e di iniziare questa nuova esperienza riunendo il primo Consiglio di Amministrazione proprio al Sacro Convento, nella Sala del Capitolo, “una grande commessa, una grande scommessa, occorreva un grande Santo”. Da questo momento il rapporto tra me, i miei soci e la Comunità francescana si è andato rafforzando, fino ad arrivare al punto di stipulare una sorta di “contratto” che prevede il sostegno, sia finanziario che morale, alle opere del Sacro Convento.

I numerosissimi impegni come imprenditore, padre, marito, come riesce a conciliare il tutto?

Sinceramene non lo so. Faccio una vita relativamente stressante, sto sveglio 18 ore al giorno, ma riesco a conciliare il tutto grazie a uno stile di vita regolare e salutare. Non credo di avere grandi vizi, faccio sport la mattina molto presto, quando fuori è ancora notte, doccia, caffè e lavoro. Durante la giornata riesco a conciliare il tutto grazie ad una segreteria competente e professionale, grazie a tutti i collaboratori ed alla famiglia, mio fratello Giuseppe, mio figlio Pierluigi, i nipoti e tutti coloro che credono nel nostro lavoro. E poi non bevo, mangio poco e niente ferie!

Quali sono le sue priorità?

Indubbiamente la mia famiglia, i miei figli, il rapporto con la comunità. Dopo trent'anni di lavoro mi sento di poter dire che l'aspetto finanziario non è più al primo posto e questo è quello che sto cercando di insegnare ai miei figli, di spendersi per chi ne ha bisogno. In silenzio ci impegniamo per gli altri, al massimo delle nostre capacità e possibilità. La nostra azienda conta ormai più di cento dipendenti e questo è il nostro valore aziendale, i nostri lavoratori. In questo anno di crisi ci siamo impegnati e ripromessi di non fare tagli al personale e così è stato. Nessun licenziamento e nemmeno un'ora di cassa integrazione. Questa decisione ci è costata denaro e sacrificio a livello azionario, ma abbiamo con fermezza messo al primo posto il nostro esercito di dipendenti. Noi siamo fatti così.

Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.

Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA