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La Gioventù Francescana di Napoli: la nostra vita sull'esempio del 'poverello' di Assisi

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

A Sant'Efremo, nel centro storico della città partenopea, un gruppo di giovani laici francescani è impegnato in numerose iniziative di solidarietà per gli ammalati e i poveri

VIVERE SULL'ESEMPIO DEL POVERELLO
Pertanto la Gioventù Francescana è un cammino vocazionale, che ha alla base una chiamata, che viene dal Signore e che in ognuno si sviluppa in maniera diversa. «Noi giovani Francescani ­ dicono nella GiFra di Sant'Eframo ­ siamo il volto del francescanesimo nel mondo e ci impegniamo a vivere intensamente la nostra vita, sull’esempio di San Francesco d’Assisi, accogliendo tutti i fratelli come dono e impegnandoci ad essere costruttori della civiltà d’amore». La fraternità è una “comunità di fede” che, attraverso la Promessa, che è l’essenza di ogni gifrino, «si impegna a vivere agli occhi di tutti, Cristo come centro e fondamento della propria vita, il Vangelo come guida, la Chiesa come madre e i poveri e gli ultimi come fratelli».

LE NUOVE LEVE DEL FRANCESCANESIMO
Il gruppo di Sant’Eframo  è essenzialmente una fraternità di adolescenti,  giovani e giovani “adulti” dai 14 ai 30 anni, molto ben organizzata. Dietro tutti questi ragazzi lavora un consiglio che non detta leggi ma si mette al servizio della fraternità. Il consiglio ha anche il ruolo di gestire un po’ quelle che sono le attività svolte in fraternità. A presiederlo è Pasquale Tornincasa. Il Padre Assistente della GiFra è Fra Salvatore Ambrosino.

SOLIDARIETA' E FORMAZIONE
Le attività organizzate sul territorio sono molteplici. Con l’aiuto dell’Ordine Francescano Secolare, la Gioventù si occupa degli araldini, che sono i più piccoli della fraternità, organizzando formazioni sulla vita di San Francesco, giochi e dinamiche, ogni sabato. Sempre con l’aiuto dell’Ofs, si lavora su attività missionarie della fraternità organizzando pomeriggi con gli anziani o visite a  persone ammalate, raccolte di vestiti e giochi per i più poveri e tante altre iniziative. I più “anziani” tra i giovani si occupano della formazione degli adolescenti che sono il futuro della GiFra e quindi hanno bisogno di formarsi nel migliore dei modi per poter arrivare alla Promessa. C’è chi, invece, insieme al frate assistente e il delegato Ofs per la Gifra, si occupa della formazione dei giovani e giovani adulti, che sarebbero i Promessi della Fraternità. Inviato - Gelsomino del Guercio

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