Beata Angela da Foligno, la 'Mestra dei Teologi' diviene Santa.
La santificazione disposta da Papa Francesco estende il culto alla Chiesa Universale
Lo scorso 9 ottobre, con il decreto Cum sanctus Franciscus, papa Francesco ha proclamato santa la terziaria francescana Angela da Foligno, estendendo il suo culto alla Chiesa universale. Tracciamo un breve profilo della nuova santa, che è sicuramente una delle più grandi mistiche dell’umanità.
Angela nasce a Foligno nel 1249 da facoltosa e forse nobile famiglia. Bella, ricca, passionale, volitiva, di acuta intelligenza, rara sensibilità e vivace fantasia, va sposa intorno ai vent’anni ad un innominato signorotto locale, dal quale ha diversi figli che circonda di tenerissimo affetto. Con la palese compiacenza della madre, entra nell’alta società folignate e cerca ogni espediente per primeggiare, piacere agli uomini, essere ammirata e adulata da tutti. La vita mondana, dissipata e spensierata la conduce sulla strada del peccato, facendola cadere in colpe “gravi”, come confessa lei stessa nel suo celebre Liber.
A 37 anni la radicale svolta esistenziale, grazie a Dio «seduttore dei cuori» (H. U. von Balthasar) che l’attira progressivamente a sé. Angela piano piano prende coscienza di aver girato a vuoto per tanti anni, nella vana illusione di poter raggiungere la felicità; diventa inquieta, tormentata, insoddisfatta, avverte nel cuore il tarlo roditore del rimorso, sente il desiderio di recedere dalla strada del peccato che la sta conducendo alla morte e di iniziare un cammino tutto nuovo che può portarla alla vita. Si rivolge a san Francesco perché le faccia incontrare un buon confessore, al quale aprire senza reticenze tutto il suo mondo interiore. Il Santo esaudisce la sua preghiera facendole incontrare frate A., membro del locale convento di San Francesco e cappellano del vescovo. Una confessione piena e liberatrice segna l’inizio di una vera rinascita spirituale e di un cammino progressivo, a tappe, verso la santità.
Incomincia subito ad abbandonare i ritrovi mondani, le frequentazioni pericolose, le vesti sontuose, i veli pregiati e le acconciature del capo; si offre totalmente a Cristo facendo promessa di castità perfetta; vende i suoi beni, vestiti, gioielli, palazzi e terreni, distribuendo il ricavato ai poveri (nel frattempo sono morti la madre, il marito e i figli); con gesti di squisito amore si mette a servire i lebbrosi, rinchiusi nei lazzaretti fuori le mura; ha ripetuti colloqui con Cristo crocifisso, che la purificano e la infiammano di amore; nel 1291 s’ inserisce nel Terzo Ordine Francescano o Ordine della Penitenza di San Francesco, nel quale può consacrare definitivamente la sua vita a Dio e abbracciare fino in fondo il progetto evangelico, vivendolo secondo la spiritualità francescana e lo stile inconfondibile di Francesco; compie pellegrinaggi a Roma e ad Assisi per ottenere la grazia di vivere una perfetta povertà.
A questo punto, spinta dalla molla di un amore “bruciante”, Angela inizia un’avventura del tutto inimmaginabile e, procedendo tra dure prove e ineffabili dolcezze, compie un viaggio spirituale di straordinaria intensità ed elevatezza. Si tratta dell’itinerario tipico dei mistici, che giunge fino all’estasi d’amore, all’incontro di intimità con Dio, in cui l’Amante divino quasi si trasferisce nella creatura amata e la creatura amata si immerge nell’Amante divino.
In questo itinerario Angela ha indimenticabili incontri mistici con san Francesco, con la Vergine Maria, con Dio Padre, con lo Spirito Santo, con Gesù Cristo, Verbo di Dio “umanato”, “passionato” e presente nell’eucarestia, e con tutta la Trinità, raggiungendo vette mai raggiunte, se non da pochissime persone, come la visione di Dio “sopra le tenebre”. Il suo, più che un camminare, è un volare, per cui ben le si addice l’aforisma medioevale, secondo il quale «i virtuosi camminano, i sapienti corrono, solo gli innamorati volano!».
Pio XII l’ha definita «la più grande mistica francescana» e uno studioso di vita spirituale, il domenicano I. Colosio, ne ha fatto questo grande encomio: «Nella pleiade delle grandi mistiche, Angela… è la mistica per antonomasia, la grande metafisica della mistica»!
Bernardo Commodi ofmconv
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