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San Giuseppe da Copertino arriva ad Assisi

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Il patrono degli studenti

Perché? Da quando e come è nata questa devozione? È stata una scelta fatta proprio dagli studenti che, appena avvenuta la beatificazione del Santo (il 24 febbraio del 1753) da parte del papa Benedetto XIV – come affermano gli storici - lo vollero come loro intercessore per il modo prodigioso di affrontare e superare gli esami. I suoi biografi raccontano infatti che egli era duro di comprendonio e mancava di prontezza nell'esposizione.

Ma proprio per questo Giuseppe si impegnava testardamente per prepararsi agli esami e giungere al sacerdozio. Lo guidò, in questa faticosa preparazione, un suo zio, anche lui francescano, padre Giovanni Donato Caputo, assai famoso sia come studioso di teologia, sia come personalità di rilievo per l'intero Ordine Francescano. Sotto la sua guida Giuseppe Desa (questo il nome anagrafico del Santo di Copertino) si impegnò nello studio fino allo spasimo: chino sui libri per ore, si trovò costretto più volte a chiedere lumi (in senso letterale) ad altri confratelli, che gli passavano le loro candele perché potesse avere la luce sufficiente per studiare anche di notte.

Per numerose circostanze, non riuscì tuttavia ad affrontare un corso di studi regolari. Soprattutto il latino per lui risultava ostico. Egli non fu quindi un uomo di cultura ed egli stesso ne era consapevole. Fu naturale perciò, anche per lui, provare la "paura" degli esami e per superarli ebbe l'aiuto della Madonna della Grottella. Prima di diventare diacono – raccontano i biografi – la Madonna gli passò in sogno il brano delle Sacre Scritture sul quale venne poi effettivamente interrogato; mentre prima di diventare sacerdote, il vescovo di Castro, monsignor Giovan Battista Deti, dopo aver saggiato l'eccellente preparazione di altri studenti leccesi, giunto a Giuseppe Desa, decise di soprassedere dall'interrogarlo.

Provvidenzialmente, il frate di Copertino fu ammesso al sacerdozio insieme a tutti i suoi compagni. Sono questi gli episodi, storicamente appurati, che spiegano la devozione particolare degli studenti e degli esaminandi per l'umile Frate copertinese. Devozione che inizialmente è risultata ristretta agli studenti legati alla famiglia Francescana. Ma dopo la pubblicazione di un opuscoletto ( Novena per ottenere felici gli esami), scritto dall'abate parigino Fontane nel 1897 e tradotto in italiano da Padre Antonio Rocchetti nel 1900, la pratica cominciò a diffondersi un po' ovunque nel mondo e molti Papi continuano a proporlo come modello di santità, soprattutto tra i giovani. “Patrono degli studenti – ha scritto di recente Giovanni Paolo II – san Giuseppe da Copertino incoraggia il mondo della cultura, in particolare della scuola, a fondare il sapere umano sulla sapienza di Dio. Ed è proprio grazie a questa sua interiore docilità ai suggerimenti della sapienza divina che questo singolare Santo può proporsi come guida spirituale di ogni categoria di fedeli”. (Lettera di Sua Santità Giovanni Paolo II nel IV centenario della nascita di san Giuseppe da Copertino, 1603 –2003).

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