politica

Sicilia, l'Assemblea abolisce le province

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

È legge l'abolizione in Sicilia delle elezioni per le Province regionali. L'Assemblea questa sera ha approvato con voto finale la norma che cancella le elezioni di primo grado, commissaria gli enti e ne prevede la sostituzione con liberi consorzi fra comuni.

LA RIFORMA - A favore hanno votato 51 deputati, 22 i contrari e un astenuto. Il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, ha dato disposizione agli uffici di trasmettere ai cronisti parlamentari l'elenco dei deputati presenti aula (erano 74 su 90) per rendere trasparente il voto. La legge appena approvata prevede, inoltre, che entro il 31 dicembre di quest'anno venga approvata la riforma complessiva per la definizione dei liberi consorzi di comuni, che sostituiranno le attuali Province, con i relativi compiti istituzionali. Il governatore Rosario Crocetta, presente in aula, ha annunciato la costituzione di un gruppo di lavoro formato da professionisti, giuristi e docenti universitari per la stesura della disegno di legge di riforma.

«NON È LA LEGGE DEI GRILLINI» - Nella successiva conferenza stampa il governatore ha spiegato: «Non mi piace che l'abolizione delle Province passi come la legge dei grillini. Anche se loro si fossero astenuti il Governo non avrebbe avuto problemi. Se l'avessero voluta solo i grillini non sarebbe stata nemmeno discussa. C'è stata la volontà del Governo, della maggioranza, c'è stato un buon lavoro della commissione, e del presidente dell'Ars, i grillini sono stati come tutti gli altri. Qui non ci sono diritti di primogenitura».

ORA TOCCA AGLI ENTI INUTILI - «Vedremo se la stessa volontà si manifesterà con le partecipate e con gli enti inutili - ha aggiunto Crocetta - Vedremo cosa succederà ad esempio quando aboliremo la quota di compartecipazione alla Compagnia delle isole o al Cerisdi. Non voglio vendere la pelle dell'orso prima del tempo»

I CONSORZI E I DEBITI - A proposito dei consorzi che assorbiranno le funzioni delle Province, il governatore ha spiegato: «saranno enti di programmazione e non di gestione della spesa, non potranno assumere debiti. Prevediamo la formazione di 12 consorzi, uno probabilmente a Marsala, uno a Caltagirone, e forse se ne formerà uno nell'area dei Peloritani e dei Nebrodi. I vertici non percepiranno alcuna retribuzione nè indennità. Gli unici rimborsi previsti sono quelli per le trasferte».(Corriere della Sera)

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