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Meteo/Vento siberiano, Italia al gelo

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001



Raro negli ultimi trent'anni. Da record, come documentano le temperature eccezionali rimaste nella storia. Questo è il «buran», vento freddo della steppa, massa d'aria gelida proveniente dalla Siberia accompagnata da polvere di neve fittissima capace anche di oscurare la vista. Sospinta dall'altrettanto raro anticiclone russo, è in arrivo in Italia, con conseguenze che il passato può già raccontare. Come il grande freddo del 1956. O più recentemente, ma con temperature meno gelide, la straordinaria nevicata del 1985. «Non supereremo quei valori record - avverte il colonnello Mario Giuliacci, che ha da poco aperto un sito meteo www.meteogiuliacci.it -, ma comunque ci andremo molto vicino». L'anticiclone russo-siberiano ha già lasciato tracce nella sua corsa verso l'Italia. In Russia, precisamente in Carelia, il termometro ha toccato i -37 gradi, e anche la città di Arcangelo è scesa per la prima volta sotto i -30. Da queste zone il grande gelo si espanderà alla conquista dell'Europa.

Le temperature sono già precipitate: ieri -23 a Minsk, -22 a San Pietroburgo e -20 anche a Bucarest. Almeno 18 persone sono morte in Ucraina e altre 10 in Polonia. Tre vittime in Serbia, cinque in Bulgaria, un morto in Lituania, e uno nella Repubblica Ceca. Le autorità ucraine hanno spiegato che negli ultimi 3 giorni circa 500 persone sono state ricoverate per congelamento e ipotermia. Altre 17 mila hanno trovato riparo nei 1.500 rifugi allestiti nel Paese. Le temperature sono scese bruscamente a -16 durante il giorno e a -23 nella notte. Analoga situazione in Polonia, dove la colonnina di mercurio ha toccato improvvisamente i -26 gradi. In Romania, dove si è registrato -27, nelle ultime 24 ore sono morte sei persone; in Turchia, a Istanbul, sono stati cancellati 200 voli per le abbondanti nevicate.Che cosa succederà in Italia? Neve tra mercoledì e giovedì sull'Emilia Romagna e in quasi tutte le regioni centrali (tranne le coste tirreniche), poi dal 3 al 5 fiocchi bianchi per tre giorni consecutivi su Marche, Abruzzo, Molise e Lucania, mentre dal 6 all'8 febbraio dovrebbe essere la volta di Puglia, Calabria e Sicilia. Ma se vi sarà record nei prossimi giorni, è più probabile che arrivi dal freddo. L'aria siberiana irromperà sull'Italia, prima al Nord già nella giornata di oggi, per poi propagarsi, tra domani e il 4 febbraio, alle regioni del Medio Adriatico e centrali, fino a raggiungere il Sud Italia tra il 5 e l'8 febbraio.

L'apice del freddo verrà toccato al Nord tra il 4 e il 6 febbraio, con valori minimi notturni tra -5 e -10 gradi, -15 gradi in Piemonte. Per domenica sono previsti -16 a Torino, -14 a Bologna, -10 a Milano e Venezia, -7 a Genova. Sulle Alpi centro-orientali, a 1.500 metri, le minime notturne potranno scendere fino a 20 gradi sotto zero. Sulle regioni centrali il culmine del gelo avverrà tra il 5 e il 7 febbraio, con valori minimi tra -5 e -10 gradi. Sempre domenica, -4 a Roma. Calo delle temperature anche nelle regioni meridionali, ma senza freddo esagerato. Da oggi, quindi, via a una serie di interventi. Mentre Autostrade per l'Italia si prepara al peggioramento meteo con duemila mezzi pronti a scendere in strada, Genova predispone la chiusura anticipata delle scuole (alle 14). Posti letto e ricoveri, invece, per i senzatetto: a Torino, Firenze, e Milano dove verranno accolti dalle 20 alle 8 in una zona del mezzanino della metropolitana della stazione Centrale; a Roma metrò aperto fino a domenica.

E di fronte all'allerta, scatta l'allarme del Codacons, che mette in guardia automobilisti e pedoni dalle lastre di ghiaccio. Sotto la lente Comuni e enti proprietari di strade «colpevoli di non spargere sale e non spazzare la neve». (Corriere della Sera)

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