home

Auguri alla nonna d'Italia che ha visto 10 Papi

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001



Oggi compie gli anni la nostra connazionale che è nata quando Umberto I era re d'Italia e il generale Luigi Pelloux presidente del Consiglio. Che aveva quindici anni e mezzo quando l'Italia dichiarò guerra all'Austria Ungheria. Che è diventata maggiorenne - ventun anni - con il quinto governo Giolitti, due anni prima dell'avvento del fascismo. Che è andata in pensione quando presidente del Consiglio era Mario Scelba, un democristiano, e che ha compiuto cent'anni quando a palazzo Chigi c'era invece, per la prima volta, un post comunista: Massimo D'Alema. Se poi vogliamo chiudere il cerchio, diciamo che ha compiuto 110 anni con Silvio Berlusconi premier. Emma Morano è dunque riuscita a sotterrare anche l'era berlusconiana. Oggi compie 112 anni: ha visto tutto, dal regno d'Italia al governo tecnico. �Vuole un gianduiotto?�: è la prima cosa che mi dice (la seconda è �Vuole un bicchiere di vino?�) quando alle dieci del mattino entriamo in casa sua, a Pallanza, in un vicolo di fianco alla chiesa. Casa sua, perch� Emma Morano non ha bisogno di stare in un istituto. E neppure di una badante. Una nipote va a trovarla al mattino, una vicina il pomeriggio. Per il resto, fa da s�. Se i calcoli non sono sbagliati, è la terza persona più anziana d'Italia. Ma la prima e seconda - due donne appunto, perch� si sa che le donne ci seppelliscono - stanno tutte e due in casa di riposo: la più vecchia in Veneto, l'altra in Lombardia.


Sono nata il 29 novembre 1899 a Civiasco, provincia di Vercelli. Com'era l'Italia di allora? Povera. Io mi ammalavo in continuazione. Un dottore mi disse che dovevo cambiare aria e allora sono venuta a stare qua, sul lago Maggiore�. Evidentemente i medici di allora sapevano fare diagnosi e prescrivere terapie anche senza tac e risonanze magnetiche: fa un certo effetto trovarsi di fronte a una contemporanea di illustri personaggi conosciuti sul sussidiario delle elementari. Quando Emma Morano è nata, Giuseppe Verdi era ancora vivo; Giovanni Pascoli aveva 43 anni e Giosuè Carducci ne aveva 64, tanti quanti ne ha oggi Roberto Formigoni. Le chiedo che cosa ricorda delle tante Italie che ha visto. �Quando è scoppiata la Prima guerra mondiale ero una tuseta... Stavo a Villadossola e avevo un fidanzato: lo chiamarono per il fronte e non è più tornato. Morto. Così ho dovuto sposare un altro�. Sto per chiederle perch� mai abbia �dovuto�, ma lei mi precede facendomi capire subito com'è cambiata l'Italia, da allora, soprattutto per le donne: �Era uno di qui, del lago. Io non volevo sposarlo, ma lui mi ha obbligata�. Come? �Abitavamo nello stesso cortile e lui un giorno mi mandò a chiamare da sua madre: “Vieni che Giovannino ti vuole parlare”. Io ci andai e lui mi disse: “Se ti va bene mi sposi, se no ti ammazzo”. Avevo 26 anni. Mi sposai�. Non fu un matrimonio felice. Nel 1937 nacque un bimbo, ma morì dopo sei mesi. La signora Emma racconta brutte storie di maltrattamenti: forse allora le donne subivano di più, ma lei trovò la forza per ribellarsi. �Nel 1938 mi sono separata, credo di essere stata una delle prime in Italia�. Il marito è morto nel 1985. Lei porta ancora la fede al dito.


�Il fascismo me lo ricordo perch� continuavano a fare sfilate, cortei. Non avevamo tutte le cose che ci sono adesso. Io facevo l'operaia al Liutificio Maioni di Pallanza. Confezionavo i sacchi. Ero bella, eanche molto corteggiata. Il direttore dello stabilimento aveva perso la testa per me. Si era innamorato. Un giorno mi disse: domani vengo a trovarla. Io risposi di no. Allora lui lasciò la fabbrica e se ne andò via. Non era facile a quei tempi, per un'operaia, dire di no al direttore�. Il suo libretto di lavoro farebbe inorridire la Merkel e Sarkozy, e sicuramente spaventerebbe anche il nuovo ministro Fornero: Emma Morano è in pensione dal 1954, l'anno in cui in Italia arrivò la televisione. �Allora - racconta - le donne andavano in pensione a 55 anni�. Insomma questa donna ha trascorso da pensionata più della metà della sua esistenza. Un incubo per qualsiasi sistema previdenziale. �Sono contenta�, dice, �della vita che ho fatto. Il periodo più bello è stato la giovinezza: niente di particolare, ma andavo a ballare il valzer, ed ero felice così. Adesso sono tranquilla, le gambe un po' molli, ma non prendo una medicina. Mangio tre uova al giorno e per digerire bevo la grappa che mi preparo io: la metto in un vasetto con sette foglie di salvia, un mazzetto di erba ruta e un po' di uva. Poi la bevo con il cucchiaino�. Guarda la tv, che le è stata regalata dal sindaco: �Ma non il telegiornale perch� parlano troppo in fretta. Mi piacciono i film. Poi seguo la messa, ma quella di Rete 4 perch� quella di Rai 1 è troppo lunga�. � la primogenita di otto: fratelli e sorelle sono tutti morti, l'ultima poco fa a 102 anni. Ha paura della morte, signora? �No. Quand la vegn la vegn. E poi prego molto�. Come immagina il paradiso? �Come un posto dove si sta bene�. Oggi in casa sua ci sarà una piccola festa. Ha visto dieci papi ed è nata nello stesso anno in cui nacque la Fiat.(La Stampa)

Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.

Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA